20 Luglio 2018

Grecia 2018: 7) da Evia alla Calcidica in barca a vela






</p> <h1>Grecia 2018:in barca a vela da Evia al monte Athos</h1> <p>

tessalonica

I dettagli della rotta sono visibili con google earth cliccando su
da Evia a Tessalonica

27 luglio, Skiathos

Purtroppo eccoci di nuovo a Skiathos.
L’aeroporto è ben collegato con l’Italia e quindi il nuovo equipaggio arriva qui.
Siamo arrivati verso le 11,30 senza trovare posto in banchina. Dopo un’ora in rada una barca va via e possiamo ormeggiare: nel resto della giornata non si sono liberati altri posti. Il paese è il solito caos di turisti e autobus. Domani mattina si va via di corsa.
Sulla rotta tra Oreoi e Skiathos c’è la piccola isola di Pontikonisi (nella foto sotto il faro e in secondo piano la cava di marmo della penisola di Trikeri).

pontikonisi

Il portolano segnala una baietta protetta da nord: andiamo a vedere. In effetti c’è una spiaggetta e il ridosso sembra buono.
Alle 20,00 arriva il nuovo equipaggio mentre nel pontile dei charter le barche vengono ormeggiate “in doppia fila”, segnale inequivocabile della necessità di lasciare le Sporadi al più presto. Domani si parte verso la Calcidica che dovrebbe essere molto meno affollata di naviganti.

skiathos

Cena alla grill house Koziakas con degli scenografici grill che arrostiscono in diretta la carne: non male.
Abbiamo già parlato più diffusamente di Skiathos in una tappa precedente: clicca qui per leggere.

28 luglio, Porto Koufo, Sithonia

Alle 7 lasciamo Skiathos mentre i reduci ubriachi di qualche discoteca fanno casino in banchina. Dopo circa 8 ore di navigazione randa e motore siamo a Porto Koufo, punto estremo di Sithonia, secondo “dito” della penisola calcidica.

porto-koufo

Nella foto sopra l’ingresso della baia dove si intravedono i fanali verde e rosso.
La rada in prossimità del villaggio è abbastanza affollata e ai 2 moletti le barche sono già in andana (foto sotto); andiamo ad ancorarci di fronte all’albergo dove il fondale di sabbia si mantiene sugli 8-10 metri anche lontano dalla riva mentre negli altri punti scende molto rapidamente.

porto-koufo

porto-koufo

Siamo proprio all’ingresso della baia, quindi aperti a sud-ovest ma non abbiamo nessuno intorno e le previsioni danno calma piatta e/o brezza da nord-est.
Qui ci fermeremo, poi, anche al ritorno con una leggera brezza da nord-ovest che farà entrare un po’ di onda. Probabilmente con un vento più serio da nord-ovest bisogna ancorare vicino al villaggio.

29 luglio mattina, Ormos Sikias, Sithonia

Ripartiti da Porto Koufo, giriamo intorno al “secondo dito” della penisola calcidica per andare a Vourvourou bay e Nisos Dhiaporos.
Ci fermiamo per la sosta bagno e pranzo a Sikias bay, un lungo spiaggione sabbioso molto bello. Solo un’altra barca alla fonda. Ancora su un fondale di 4-5 metri, sabbia. Si potrebbe sostare anche la notte ma sola con tempo stabile anche per via di una risacca significativa come abbiamo sperimentato in un passaggio successivo.

sikias

Gli scogli alla fine della spiaggia si rivelano ricchissimi di ricci di mare e noi a bordo abbiamo chi li sa prendere. Magnifico aperitivo. Dopo pranzo il cielo minaccia pioggia e quindi puntiamo verso il “marina” di Ormos Panagias per passarvi la notte.

29 luglio sera, Ormos Panagias, Sithonia

Il marina non corrisponde a quanto indicato nel portolano: tutti i posti con il corpo morto sono privati e ci sono solo 4 posti per il transito, ormeggio di poppa con la propria ancora (15 euro). I soldi ci sono stati chiesti “dall’assistente” ubriaco del capitano del porto.
Per il rifornimento gasolio chiamare +302375032312 oppure +306983500059.

ormos-panagias

Il marina è isolato e il paesino è a 2 km: vale la pena andarci solo per fare rifornimento di acqua, pure salmastra, o se si ha bisogno del gasolio. Conviene andare nel primo pomeriggio quando tutti dormono e ripartire subito dopo il rifornimento prima che si svegli l’ubriacone. Molto meglio passare la notte all’ancora a Vourvourou. Sulla banchina vediamo uno yacht a motore con la poppa seriamente danneggiata: lo skipper ci racconta che qualche giorno prima, con forte vento da nord, ha ceduto il corpo morto e la poppa è finita in banchina. E aggiunge che con vento da nord si genera una risacca pericolosa soprattutto per le barche sul lato esterno.

30 luglio, Vourvourou, Sithonia

Giornata di sole, intera giornata a Vourvourou bay. Ci sono un po’ di barche ma le possibilità di ancoraggio sono di più.

Vourvourou

Vourvourou

La baia è molto bella soprattutto per i graniti che ricordano la Sardegna e per la disposizione di Nisos Dhiaporos che permette di avere diversi ancoraggi ridossati da tutti i possibili venti.
Fondali di sabbia e fango quasi ovunque buoni tenitori. L’acqua non è trasparente e ricorda molto, anche per il colore, l’acqua del Gargano.

Vourvourou

31 luglio mattina, Ammouliani

Oggi giornata dedicata alla cultura con la navigazione lungo la penisola Athos che prende il suo nome dal monte che si trova in fondo (nella foto sotto). Athos è il terzo “dito” della penisola calcidica.

monte-athos

Ci fermiamo prima nel villaggio di Ammouliani, nell’omonima isola, ma l’unico posto disponibile è quello di una barca turistica momentaneamente assente e quindi siamo costretti a fare in fretta: non visitiamo l’isola ma facciamo cambusa.

Ammuliani

Nella foto di repertorio sopra la banchina del porticciolo: sul lato esterno e sufficiente un po’ di vento perchè ci sia una risacca tremenda (e fondale scarso tenitore) mentre sul lato interno bastano due barche all’inglese per saturare il molo. Il fondale del lato interno e roccia e sabbia. Nella foto di repertorio si vede anche la barca turistica, “assente” quando siamo passati.

31 luglio pomeriggio, monte Athos

Ripartiamo in direzione del monte Athos costeggiando alcuni monasteri.

monte-athos

Come è noto, la penisola gode di un regime speciale e non è possibile accedervi neanche dal mare anzi bisogna navigare almeno a 500 metri dalla costa e se si hanno donne a bordo la distanza minima diventa un miglio. Evidentemente i monaci cadrebbero volentieri in tentazione.

monte-athos

monte-athos

monte-athos

monte-athos

monte-athos

In prossimità del monte Athos mettiamo la prua su Porto Koufo dove passeremo la notte: in 2 giorni dobbiamo essere a Tessalonica per l’arrivo di una perturbazione che potrebbe essere seria. Domenica partirà anche l’attuale equipaggio e noi ci fermeremo “in ferie” a Tessalonica.

1 agosto, Neo Moudania, Kassandra

Primo giorno di avvicinamento a Tessalonica. Randa e motore fino a Neo Moudania. La cittadina si trova proprio all’inizio di Kassandra, primo “dito” della penisola calcidica.

nea-moudania

Nella foto lo spazio “transiti”, posto per 4 barche. Qualche altro posto nel primo pontile entrando. Niente acqua e luce. Ormeggio gratuito.

nea-moudania

Sopra la chiesa di San Giorgio, nuova ma molto bella, che non c’entra nulla con il resto della città, brutta.
Lo stile di costruzione della chiesa, i materiali e i colori, ricordano molto il monastero bizantino di Ossios Loukas che abbiamo visitato quando ci siamo fermati a Itea nel golfo di Corinto.

2-16 agosto, Tessalonica

Anche stasera verso le 18,00 tuoni e fulmini, poi non piove o piove poco.
Questa volta accade al nostro arrivo al marina di Tessalonica con 23 nodi di vento che cessa all’ingresso del marina grazie all’ottimo ridosso.
Corpi morti, acqua e luce, 22 euro al giorno (no a notte), quindi la prima notte vale 2 giorni. Una stranezza simile vigeva a Sivota un po’ di anni fa, poi cambiarono il capo della locale capitaneria di porto e la stranezza rientrò.

tessalonica

Sopra il lato ovest del marina e sotto il lato est. In teoria si dovrebbe entrare da ovest e uscire da est ma non lo fa nessuno.

tessalonica

Il marina si trova sulla costa della città satellite di Kalamaria, una specie di zona residenziale di Tessalonica con molti ristoranti, non lontano dall’aeroporto ed è molto frequentato dai praticanti attività sportive.
Per chi ama la carne, segnalo il ristorante “Ta Varelakia” con dei bei tagli appesi alla vetrina-frigo.
Tessalonica è una grande città con un caotico traffico automobilistico.
Qualche zona pedonale in centro. Il fronte mare è una specie di lunghissima banchina che va dal porto ad ovest fino alla periferia est (sotto, la torre bianca sul lungomare). È pedonale e ciclabile, molto piacevole soprattutto nella parte est ombreggiata da una doppia fila di alberi.

tessalonica

Gironzolando intorno a piazza Aristotele siamo andati a pranzo da Ouzeri Aristotelous. Locale in stile liberty frequentato da molti greci con la stessa età del locale e da qualche turista.

tessalonica

Piatti cucinati con attenzione: buono l’imam. La seconda volta che ci andiamo, alle 12.45, ci danno il menù con anche i piatti del giorno ma ci avvisano che questi ultimi verranno pronti non prima di 2 ore: solo in Grecia può succedere!

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