Costa dorada, DeltaEbre
Percorso fatto nell’inverno 2023 e a gennaio 2024 per un totale di 113,5 chilometri.
Le tracce gpx e per Google earth sono scaricabili dalla prima pagina: Eurovelo 8.
Nel 2022 ci eravamo fermati dopo il lungo giro intorno alla zona portuale di Tarragona arrivando in territorio di Salou. Riprendiamo quindi a pedalare in riva al mare sulla bella ciclopedonale di La Pineda.
Il porto di Tarragona rimane sullo sfondo. Quando finisce la ciclopedonale continuiamo sul largo marciapiede
che lasciamo per andare verso la spiaggia in cerca di un sentiero che abbiamo visto sulle carte. Il sentiero c’è sul lato destro del cancello chiuso di una strada di servizio dell’autorità portuale.
Lo imbocchiamo speranzosi ma dopo un inizio ragionevole
e panoramico
diventa troppo difficile e ripido per noi e quindi torniamo indietro andando a prendere la strada veicolare che porta a Salou. Dopo circa 2 chilometri incontriamo una breve ciclopedonale (simpatico il cartello stradale “via de convivência” tra pedoni e bici)
che ci riporta in vista del mare.
Dopo un chilometro si ritorna su una veicolare a senso unico opposto alla nostra direzione di marcia: per evitare un largo giro preferiamo fare 1 chilometro sul marciapiede. È gennaio e non c’è nessuno che passeggia. Al termine della discesa, girando a sinistra, inizia il lungomare di Salou.
Dopo 200 metri il lungomare diventa esclusivamente pedonale: la ciclabile inizia un po’ a destra al centro dei giardini.
Questa ciclabile, sempre affianco al mare e lunga 8 chilometri, ci porta fino a Cambrils, oltre la zona portuale. Sotto, alcune foto nel territorio di Salou.
Con il ponte sulla Riera de Riudoms
la ciclabile entra nel territorio di Cambrils.
Superiamo il porto nella parte centrale del paese
e proseguiamo sempre lungo il mare
fino al ponte veicolare che ci permette di superare la Riera d’Alforja.
Prendiamo a sinistra il ponte sul marciapiede e facciamo un centinaio di metri fino all’inizio della nuova ciclabile affianco alla pedonale sempre lungomare.
Si prosegue così per 3 chilometri
fino alla Riera di Riudecanyes.
Il torrente è in secca e si può anche attraversare a piedi ma aldilà non ci sono sentieri lungo il mare. Quindi seguiamo la ciclabile che gira a destra e termina poco dopo in prossimità del ponte veicolare sul torrente. Per trovarci sul lato destro della strada che dobbiamo prendere conviene lasciare la ciclabile e prendere a sinistra la strada nella foto sotto
che sottopassa il ponte e risale dall’altra parte. Ora siamo sulla N340 che dobbiamo seguire per circa 7 chilometri: fortunatamente la banchina laterale è molto larga. Più volte abbiamo provato strade a sinistra che portavano al mare ma siamo sempre tornati indietro per mancanza di alternative lungo il mare. Sotto, 2 foto di Mont-Roig Badia, uno dei tentativi falliti di trovare sentieri lungo il mare.
Finalmente in prossimità di Miami Platja si può abbandonare la N 340. Noi l’abbiamo fatto all’inizio dell’urbanizzazione attraversando la carreggiata e quindi la ferrovia (sotto).
(La traccia gpx indica dove passare). Subito dopo inizia una ciclabile
prima tra le case e poi in alto sul mare.
La ciclabile segue tutte le insenature della scogliera
ed è molto panoramica.
Alla fine della ciclabile bisogna prendere con un tornante in discesa la strada nella foto sotto
che porta alla ciclopedonale lungomare.
Dopo 1,3 chilometri la ciclabile termina
e con il ponte sul Rio de Llastres
si entra nel territorio de L’Hospitalet de l’Infant. Fotografiamo il porto
e proseguiamo sul marciapiede
fino a incontrare una ciclopedonale “compartida” affianco alla spiaggia.
La ciclabile è molto bella
e termina su uno sterrato praticamente sulla spiaggia.
Lo sterrato si restringe in prossimità di un parcheggio camper
e termina all’ingresso del parcheggio camper
su una strada che ci porta alla N340. La percorriamo per 6 chilometri e la lasciamo girando a sinistra alla rotonda con l’indicazione “l’almadrava”. Due ponti ci permettono di superare l’autostrada e la ferrovia e quando la strada si biforca prendiamo a sinistra seguendo la freccia “camping” e arriviamo al mare.
A destra c’è una passeggiata che prendiamo
sulla parte pedonale in assenza di pedoni.
Quando finisce prendiamo la strada veicolare e ci inoltriamo in una urbanizzazione. Dopo quasi 5 chilometri ritorniamo sul mare a cala Sant Jordi.
Stando vicino al verde la spiaggia è attraversabile
e risaliamo dall’altra parte con una piccola rampa in cemento.
Prima di prendere a destra andiamo fino al castello.
Incontriamo pezzi non connessi di ciclabili su marciapiede
con cui raggiungiamo la strada principale sul lato mare della ferrovia. Andiamo a sinistra e arriviamo alla brutta periferia di L’Ametlla del mar.
Scendiamo a sinistra e alla fine della discesa rimaniamo sullo sterrato vicino alla siepe
e arriviamo al mare.
Risaliamo sulla passeggiata
e arriviamo al porto.
Un centinaio di metri dopo il porto dobbiamo ritornare sulla solita strada sul lato mare della ferrovia. Dopo 4,5 chilometri, con una urbanizzazione a sinistra, dobbiamo andare a destra, scavalcare ferrovia e autostrada
e fare una “U” di circa 2 chilometri prima di tornare al mare con il sottopasso.
Subito a destra una ripida salita
ci riporta a lato della ferrovia.
Adesso costeggiamo il mare dall’alto
e dopo 4 chilometri inizia la discesa verso L’Ampolla. Al termine della discesa giriamo a “U” sullo sterrato a sinistra
e raggiungiamo il mare.
Riprendiamo l’asfalto e lo molliamo a sinistra al culmine della salita per entrare sul sentiero lato mare (sotto).
Lo sterrato è scomodo ma breve e molto panoramico.
Riprendiamo l’asfalto e andiamo a sinistra nel divieto di accesso (a gennaio si può fare): il tratto è breve e poi riprende il doppio senso di marcia. Ancora un paio di spiagge
e arriviamo al porto.
Uscendo dal paese troviamo una ciclabile
lungomare
che lasciamo alla rotonda dove troviamo l’indicazione Deltebre. Ora tiriamo sempre diritto e dopo due rotonde siamo sullo sterrato di una canale
che sulle mappe è chiamato “Sendero Mediterraneo”. Lo seguiamo a volte a destra a volte a sinistra con qualche tratto asfaltato
fino a quando termina su una strada asfaltata.
Al primo ponte andiamo sull’altro argine e questa stradina ci porta sulla N340a. Il bel portale del ponte sul fiume Ebro
annuncia l’ingresso in Amposta.
Superato il ponte ci portiamo sull’argine dove troviamo una ciclabile
che dobbiamo lasciare quasi subito attraverso il cancello della foto sotto
per raggiungere la strada per La Rapita. Sulla destra della strada,
affianco al canale, c’è uno sterrato
su cui pedaliamo quasi fino all’ingresso di La Rapita. Lasciamo lo sterrato qualche centinaio di metri prima della fine ed entriamo nel paese con la veicolare avendo di fronte il porto.
Andiamo a destra e seguiamo la strada lasciandola poco prima di una svolta a destra per salire sul marciapiede e quindi sul lungomare pedonale.
Dopo circa 1 chilometro, al termine del lungomare, giriamo a destra
e poi a sinistra sulla N340 che dobbiamo seguire per 7,5 chilometri prima di tornare al mare in località Les Cases d’Alcanar.
Superiamo il porticciolo e troviamo una ciclabile
lungo una spiaggia di sassi.
La ciclabile prosegue disegnata sull’asfalto lungo una stradina del tutto secondaria.
Arriviamo così fino al Riu de la Senia che segna il confine tra Catalunya e Comunidad Valenciana.
Per superare il fiume dobbiamo raggiungere la N340 seguendo la stradina che piega a destra.
Arrivati alla strada andiamo a destra e con il ponte sul fiume finisce la Costa Dorada2 e la Catalunya.
Il nostro giro continua sulla Costa delle Zagare (cliccare).