12 Marzo 2022

Andalusia in bici: Parque de Cabo de Gata







</p> <h1>da Agua Amarga a Cabo de Gata e Almeria</h1> <p>
Percorso fatto in parte nell’inverno 2020 (da Cabo de Gata ad Almeria) e parte nell’inverno 2022 per un totale di 86,2 km.
Come al solito abbiamo cercato i percorsi più prossimi al mare pedalando su ciclabili, sterrati e, se non si poteva diversamente, strade veicolari. La pedalata sulla costa della Andalusia è cominciata sulla Costa di Almeria nord.
Le tracce gpx e per Google earth sono scaricabili dalla prima pagina: Eurovelo 8.

Cabo de Gata

Siamo a Agua Amarga: facciamo una piccola deviazione per fotografare la spiaggia del paese.

Agua Amarga

Agua Amarga

Riprendiamo la strada e seguiamo le indicazioni di Eurovelo8 per San José.

Agua Amarga

Per un lungo tratto ci allontaniamo dal mare ed entriamo nel cuore del Parque Natural de Cabo de Gata e quindi pedaliamo su asfalto con un paesaggio come quello della foto sotto.

Agua Amarga

La strada che percorriamo è poco trafficata (in inverno) e, con una graduale salita, in 14 chilometri ci porta ai 180 metri di Fernan Perez. Qui ci immettiamo in una strada molto più trafficata per 7 km fino al bivio di Las Negras. In questo tratto tocchiamo l’altezza massima di 259 metri. Al bivio prendiamo per San José e la strada torna a essere poco trafficata. Intanto la discesa è finita e risaliamo fino a 126 metri. Superato il passo ci fermiamo al Miraduro Amatista che si raggiunge con un breve sentierino.

Miraduro Amatista

Una foto al mare nella nostra direzione di marcia

Miraduro Amatista

e una in senso opposto.

Miraduro Amatista

Tutto il percorso fino a San José lo facciamo su strade simili a quella sotto

Miraduro Amatista

e in un paesaggio come quello sotto.

Cabo de Gata

Arrivati a San José ci dirigiamo verso il porto turistico da dove fotografiamo la spiaggia e il paese.

San José

Poi, con un po’ di lungomare e un po’ di strade interne, andiamo dall’altra parte del paese

San José

e saliamo fino all’inizio dello sterrato

San José

che ci porterà a Cabo de Gata. Questa è la parte più bella del percorso. Un centinaio di metri di leggera salita e si apre una magnifica vista sulla vallata.

San José

Prendiamo a sinistra un sentiero

San José

San José

che ci porta a Playa Genovese.

San José

San José

Un cartello turistico ci informa dell’origine del nome: qui sbarcarono un contingente di genovesi e uno di andalusi per combattere gli arabi di Almeria che avevano il monopolio del commercio della seta.

San José

Torniamo sullo sterrato principale

San José

che è aperto anche alle auto fino Playa de Monsun (sotto).

San José

Poi un cancello annuncia lo sterrato aperto solo a bici e pedoni.

San José

Adesso si inizia a salire dolcemente

San José

San José

San José

San José

fino ai 190 metri del cancello di uscita (con l’indicazione Eurovelo8).

San José

Saliamo fino alla torre e fotografiamo la salita fatta

Cabo de Gata

e la discesa da fare.

Cabo de Gata

La discesa è molto ripida su un asfalto pieno di buche: in senso opposto è molto impegnativa. Quando arriviamo in basso si vede bene il faro di Cabo de Gata

Cabo de Gata

Con una piccola deviazione raggiungiamo il faro,

Cabo de Gata

una foto alla scogliera

Cabo de Gata

e torniamo indietro per proseguire verso San Miguel.

Cabo de Gata

Una ripida salita ci porta a 96 metri di altezza e da qui scattiamo un’altra foto al faro.

Cabo de Gata

Poi tutta discesa panoramica fino a La Almadraba (La Tonnara) de Monteleva.

Cabo de Gata

Cabo de Gata

Arrivati al livello del mare

La Almadraba de Monteleva

incontriamo la chiesa del paesino

La Almadraba de Monteleva

e poi una lunga striscia di asfalto in mezzo al nulla.

La Almadraba de Monteleva

Siamo sempre nel parco e in fondo alla striscia di asfalto entriamo nel paesino di San Miguel de Cabo de Gata

San Miguel de Cabo de Gata

di cui percorriamo l’intero lungomare.

San Miguel de Cabo de Gata

Abbiamo deciso di percorrere lo sterrato lungo il mare: è adatto solo a mountain bike, bisogna anche scendere di sella e si può fare solo in periodi lontano dalle piogge. Lo sterrato passa in terreni paludosi e supera canali torrentizi normalmente asciutti.
Sotto, l’inizio dello sterrato, non difficoltoso.

San Miguel de Cabo de Gata

Dopo qualche centinaio di metri lo sterrato finisce

San Miguel de Cabo de Gata

e bisogna spingere la bici sulla sabbia

San Miguel de Cabo de Gata

per superare lo sbocco a mare, insabbiato, dello stagno.

San Miguel de Cabo de Gata

Dopo la sabbia si risale lo stagno per qualche decina di metri e si prende lo sterrato a sinistra.

San Miguel de Cabo de Gata

Qui inizia la parte più difficile del percorso: due tratti pieni di fango superabili solo su una stretta striscia di terreno solido sul bordo dello sterrato, qualche zona insabbiata, e un lungo tratto con fondo di ciotoli grossi. Alla fine abbiamo superato a piedi uno dei torrenti in secca (sotto).

San Miguel de Cabo de Gata

Dopo il torrente in secca lo sterrato diventa agevole, incontriamo una chiesa nel nulla

San Miguel de Cabo de Gata

e sbuchiamo a El Toyo (sullo sfondo).

San Miguel de Cabo de Gata

Qui pedaliamo sul bel lungomare

El Toyo

fino alla zona dei giardini,

El Toyo

El Toyo

scattiamo una foto al mare in direzione di Almeria

El Toyo

e prendiamo la ciclabile vicino all’hotel Barcelò. Alla terza rotonda prendiamo la strada per Almeria. Deviamo verso il mare a Costacabana di cui percorriamo il lungomare

Costacabana

anche se c’è un cartello di divieto di transito alle bici. Alla fine del lungomare si torna sulla strada per Almeria che presenta una larga banchina sul lato mare,

Costacabana

successivamente protetta da guard rail: ma si può anche fare normalmente la strada che non è trafficata (a gennaio). Subito dopo l’università di Almeria, inizia una ciclabile

Costacabana

che ci porta fino al ponte sul fiume Andarax, all’ingresso della città.

Cliccare per la tappa successiva: Costa di Almeria sud