Grecia 2018:in barca a vela da Corinto a Eubea
I dettagli della rotta sono visibili con google earth cliccando su Saronico
18 giugno mattina, Canale di Corinto
Domenica è arrivato il nuovo equipaggio e quindi oggi si può finalmente attraversare il canale di Corinto.
“Controllo canale, controllo canale, controllo canale, qui yacht a vela Mashi, siamo nel porto turistico di Corinto, chiediamo il permesso di attraversare”, “portatevi all’ingresso e richiamate”, “siamo all’ingresso”, “fermatevi e aspettate istruzioni”, “ok”, “Mashi, Mashi, Mashi, potete attraversare dopo il catamarano”.
Dopo questa serie di messaggi in inglese, siamo nel canale che è lungo 3,2 miglia. Allo sbocco sul lato est, ci si ferma alla banchina presso “il controllo canale” (sotto), per pagare il dovuto, 250 euro nel nostro caso. Volendo si può fare gasolio.
18 giugno tarda mattinata, Megalo Amoni, Peloponneso
Finalmente l’Egeo. Ci dirigiamo verso la costa del Peloponneso in cerca di una baia per il bagno: ci fermiamo alla terza, ormos Megalo Amoni, con una spiaggia di ciotoli contornata da pini (sotto nella foto).
In prossimità della spiaggia ci sono un po’ di gavitelli per piccole barche che limitano lo spazio di brandeggio: ancoriamo su un fondale di 10 metri e usiamo un gavitello libero come cima di poppa. Baia molto bella per nuotare.
18 giugno sera, Penisola di Methana
Nel pomeriggio andiamo verso Korfos. La costa pullula di allevamenti di pesce.
Korfos è una bella baia dove si può stare all’ancora o ormeggiare alle banchine di due ristoranti con ancora. Troppo affollata, troppo presto per fermarsi, proseguiamo per Vathi, penisola di Methana.
Il porto è occupato da una flottiglia charter e quindi andiamo a cercarci una baia. Dopo vari tentativi, baia occupata da allevamento, baia con fondale di poseidonia cattivo tenitore, finalmente riusciamo a mettere l’ancora su un fondale di sabbia, 10 metri, dopo Akra Pounda (l’allevamento segnalato da navionics non c’è).
19 giugno, Palaia Epidauro, Peloponneso
Dopo una notte in baia, avendo bisogno anche di acqua e gas, andiamo verso Palaia Epidauro (sotto, la rada e il porto).
Attracchiamo assistiti dall’addetto comunale: ormeggio 8 euro, acqua 1,5 euro per 100 litri, luce 3 euro/giorno. Grande la Grecia.
Sopra una vista del porto con il molo (3-4 posti) e dietro la banchina (10-11 posti), sotto la banchina e sullo sfondo i fanali di ingresso.
Nel pomeriggio, visita al teatro di Epidauro.
20 giugno mattina, Ormos Mazioti, Aegina
Partenza in mattinata verso capo Sounion con sosta per bagno e pranzo a baia Mazioti, a sud dell’isola di Aegina. Ancora su un fondale di 10 metri di sabbia e alghe. Frequenti raffiche di vento. Baia banale e non attraente.
20 giugno sera, capo Sounion, costa continentale
Partenza nel pomeriggio, 4 ore di navigazione di bolina con vento moderato che diventa di 27 nodi in prossimità della costa: siamo a capo Sounion, con il tempio di Poseidone che ci sovrasta.
L’ancoraggio di Capo Sounion è su un fondale di 10 metri: insieme a noi, una decina di altre barche aspettano l’indomani mattina per lanciarsi verso l’Egeo.
Notte tranquilla ma ogni traghetto che passa al largo vuol dire moto ondoso (non pericoloso) in baia e i traghetti tra il Pireo e le isole sono tanti.
21 giugno mattina, Kea
Partenza per Karistos con sosta pranzo a Kea, la più settentrionale delle Cicladi. È la seconda volta che passo da Kea senza il tempo necessario per visitare la chora. Infatti, domani avremo le condizioni meteo ideali per attraversare lo stretto di Kafirea in direzione nord: niente meltemi e, forse, addirittura un po’ di scirocco. Da sabato di nuovo meltemi quindi non possiamo mancare l’appuntamento.
L’unico approdo di Kea è Agios Nikolaos che offre 2 possibilità di ormeggio: Vourkari, nella foto sopra, e Korissia dove arriva anche il traghetto.
Noi ci ancoriamo per il pranzo su un fondale di 10 metri nella rada (foto sotto) davanti a Vourkari.
21 giugno sera, Karistos
Dopo una smotorata di 4 ore con leggero mare e vento direttamente in prua, siamo a Karistos. A 10 miglia dal porto prendiamo un catabatico sui 15 nodi ma il porto è perfettamente ridossato.
Ormeggio con ancora 9,50 euro, acqua gratis, elettricità a consumo con una card valida per tutta l’isola di Evia.
La banchina di attracco vista dal molo frangiflutti.