Le tracce gpx e per Google earth sono scaricabili dalla prima pagina: Ecovia do Litoral.
Dalla Fortaleza de Santa Caterina fotografiamo a ponente Praia da Rocha
e pedaliamo sulla ciclabile che si snoda su tutto il lungomare.
Dal Miradouro dos Três Castelos fotografiamo ancora Praia da Rocha a levante
e Praia dos Três Castelos a ponente.
Continuiamo contromano, ma nello spazio pedonale, sul lungomare fino a Praia do Vau.
Qui purtroppo dobbiamo lasciare il mare e imboccare la strada normale verso Alvor. Fortunatamente c’è un bel marciapiede senza pedoni e noi lo utilizziamo prima a destra e poi a sinistra quando tentiamo di raggiungere il mare a Praia do Alemâo (sotto).
Purtroppo nessuna possibilità di proseguire lungo il mare e quindi torniamo indietro e continuiamo sul marciapiede.
Un secondo tentativo di raggiungere il mare va a vuoto ma con il terzo lo raggiungiamo. Prendiamo a sinistra seguendo l’indicazione ristorante Caniço (foto sotto)
e quando incontriamo la sbarra andiamo a destra.
Facciamo un brevissimo tratto di sterrato e quando si divide
abbiamo due alternative: a destra faremo il passadiço di Alvor, a sinistra andremo sulla Praia dos Três Irmaos; noi li abbiamo fatti entrambi.
Passadiço de Alvor
Andando a destra alla diramazione, dopo un centinaio di metri di sterrato, inizia il passadiço.
Pedaliamo sulle dune
fino a un parcheggio dove c’è una interruzione di un centinaio di metri.
Si riprende la passerella
fino a quando termina su uno sterrato argilloso
dove si prende a sinistra
per raggiungere la diga di protezione dell’ingresso della laguna.
Qui i percorsi spiaggia e passadiço si ricongiungono e, arrivando dal percorso passadiço, si ritorna indietro.
Praia dos Três Irmaos
Prendendo a la diramazione a sinistra si arriva alla spiaggia.
Ci attira la fenditura che si vede a sinistra nella foto sotto
Lasciamo le bici prima di uno scalino, andiamo a piedi, ed ecco lo spettacolo.
Torniamo indietro, riprendiamo le bici e cominciamo a pedalare sulla battigia verso i faraglioni nella foto sotto.
Subito dopo inizia Praia do Alvor Nascente.
La percorriamo per circa 3,5 chilometri fino alla diga che protegge l’ingresso della laguna di Alvor.
Dopo una quarantina di metri a piedi sulla sabbia soffice, riusciamo a salire sulla diga
e a percorrerla fino alla radice. Scendere dalla diga risulta un po’ complicato.
Ora percorriamo un bellissimo lungolaguna, che si chiama Ao sabor da Maré.
Quando incrociamo il primo passadiço a sinistra
lo prendiamo e lo seguiamo
fino al porto di Alvor che si intravede in fondo.
Arrivati al porto
pedaliamo sulla passeggiata
fine al termine con una bella vista sull’origine della laguna.
La strada è senza uscita quindi bisogna tornare indietro ed entrare in paese.
Usciti dal paese si percorre una strada un po’ trafficata fino alla micidiale N125 che purtroppo bisogna percorrere per circa 8,4 chilometri fino a Odiáxere: per fortuna c’è una banchina larga. All’ingresso del paese prendiamo la prima a sinistra e andiamo verso la laguna: il paesaggio è piacevole.
Quando arriviamo a un passaggio a livello su una traversa a sinistra,
lo superiamo e continuiamo sullo sterrato fino a raggiungere la laguna.
Proseguiamo con lo sterrato più alto
fino a una diga che dovrebbe permetterci di raggiungere la spiaggia.
In realtà la diga è rotta
e quindi bisogna girare intorno al piccolo laghetto. Prendiamo il sentiero alto
e arriviamo a questa biforcazione.
Prendendo a sinistra, al termine del sentiero largo si prende il sentierino sotto
si costeggia la laguna
e si sbuca sul mare.
Prendendo a destra si finisce in un sottopasso ferroviario, costruito per il campo da golf, ma utilizzabile da tutti.
Uscendo subito a sinistra e si pedala su asfalto
fino a una rotonda con passaggio a livello. Superata la rotonda si prende un sentierino a sinistra (sotto)
che ci porta sulla ciclabile per Lagos.
La ciclabile si interrompe all’ingresso di Lagos ma troviamo un percorso che ci porta al marina di Lagos. Qui attraversiamo un ponte ciclopedonale
e siamo sul lungofiume di Lagos difronte al marina.