Le tracce gpx e per Google earth sono scaricabili dalla prima pagina: Ecovia do Litoral.
Ripartiamo dal marciapiede del lungofiume di Lagos e quando vediamo la chiesa di Santa Maria di Lagos
entriamo in città. Dopo qualche centinaio di metri, usciamo da una delle porte delle vecchie mura,
per dirigerci verso Ponta da Piedade: abbiamo visto sulla mappa che ci sono dei sentieri sulla scogliera. Lasciato l’asfalto, entriamo da un varco che qualcuno ha opportunamente creato in una una rete di “proprietà privata”, e pedaliamo sulla scogliera
fino al faro.
Dopo il faro ci sono dei sentieri “organizzati”: passerelle di legno e pista in cemento. Facciamo tutta la scogliera
su quest’ultima e torniamo sull’asfalto in prossimità dell’hotel Cascade e poi scendiamo giù fino a Praia de Porto Mós.
Entriamo nel parcheggio, piccola salita sterrata
e poi proseguiamo su asfalto. Quando ci si prospetta davanti una inutile salita, prendiamo il sentiero a sinistra
e sbuchiamo su un comodo marciapiede che affianca la strada principale.
Alla fine del marciapiede prendiamo a sinistra e, dopo essere passati nelle strade interne del Boavista Golf Resort, sbuchiamo sulla strada per Luz. Dopo 1,5 chilometri di strada trafficata arriviamo alla spiaggia di Luz.
Prendiamo il lungomare pedonale fino alla Fortaleza da dove si vede la costa verso ovest.
Risaliamo sulla strada normale e andiamo avanti fino alla biforcazione nella foto:
andando diritto prima sterrato e poi sentiero sulla scogliera, andando a destra si seguirebbero le indicazioni dell’Ecovia do Litoral. Noi proviamo il sentiero che però è prima difficile, poi fattibile e infine adatto solo ai pedoni. Quindi torniamo indietro e andiamo a destra. Pedaliamo in leggera salita all’interno delle urbanizzazioni su asfalto e sterrato. Foto dal punto più alto
e poi lasciamo la costa per aggirare un barranco. Rientriamo il prima possibile pedalando ancora sulla scogliera.
Con una leggera discesa arriviamo alle prime case di Burgau.
Quindi ripida discesa e siamo prima in un parcheggio
e poi sulla spiaggia. Facciamo qualche decina di metri su sabbia compatta
per poi risalire all’interno del borghetto. Sbuchiamo sull’asfalto e prendiamo a sinistra. Siamo di nuovo sul tracciato dall’Ecovia e ne seguiamo le indicazioni quando ci fa lasciare l’asfalto per il sentiero della foto sotto.
Giriamo così intorno alla montagna,
evitiamo una ripida salita e una discesa tortuosa, e sbuchiamo in un paesaggio bucolico. Giriamo intorno alla valle (per ragioni “solari” la foto sotto è stata scattata alla fine del “giro”),
evitiamo la strada asfaltata con una salita del 20%, e prendiamo il sentiero nella foto sotto.
Fotografiamo la Praia da Boca do rio
e con una salita ragionevole su sterrato, ritorniamo sull’asfalto.
Quasi subito prendiamo a sinistra la strada secondaria che porta a Salema. All’ingresso del paese troviamo un divieto di accesso ma non è il caso di tornare indietro sia per ragioni altimetriche sia perché questa strada tra le case è bella.
Prima di completare la discesa, prendiamo la prima stradina che troviamo a sinistra, evitiamo le scale con una piccola traccia parallela, e abbiamo il mare.
Scendiamo verso la spiaggia con uno slalom stretto.
Sotto, Praia da Salema.
Tentiamo di proseguire con la strada breve ma la salita è mostruosa: quindi prendiamo la strada che va verso la N125 con una salita più ragionevole. Alla fine della salita, in prossimità della rotonda, prendiamo subito a sinistra e scendiamo verso Figueira. Passiamo il paese, seguiamo l’indicazione “Furnes” e dopo un po’ di strada ci voltiamo a fotografare Figueras.
Pedaliamo tra prati verdi e macchia mediterranea,
su asfalto con morbide salite e discese fino a Hortas do Tabual. In vista dell’abitato andiamo diritto per il divieto di accesso
evitando una salita molto impegnativa. Usciti dal paesino scendiamo al mare a Praia do Zaval
e, quasi subito dopo, Praia da Ingrina.
Qui tentiamo un sentiero lungo la scogliera ma, dopo aver pedalato per poco più di un chilometro su terra e roccia, ci troviamo difronte un profondo “barranco”.
La discesa si presenta ripida e sdrucciolevole ma, soprattutto, è la salita dall’altra parte che pare improba (La Praia do Barranco è accessibile anche in auto ma con uno sterrato praticamente parallelo alla strada asfaltata e quindi inutile per noi). Prudentemente torniamo indietro e andiamo su asfalto fino alla N125. Dopo circa 10 chilometri siamo a Sagres. Subito dopo le prime case prendiamo a sinistra e andiamo verso il porto “da Baleeira”. Foto al porto
e seguiamo l’asfalto più vicino al mare che ci porta a Praia da Mareta.
Puntiamo un sentiero sulla scogliera passando da un parcheggio.
Il sentiero ci porta alla Fortaleza di Sagres.
Torniamo verso la strada che prendiamo a a sinistra verso Cabo de São Vicente (siamo tornati a febbraio 2024 su questa strada e abbiamo trovato la ciclabile in costruzione).
Una foto a Praia do Tonel con la Fortaleza come sfondo
e siamo in vista del faro.
E qui, a Cabo de São Vicente, finisce l’Ecovia do Litoral Algarvio e inizia l’Ecovia do Litoral Sudoeste.