Grecia 2021: Cicladi
Dopo quasi un anno di Covid, passato per fortuna in riva al mare in Basilicata, fatto il doppio vaccino in 5 settimane a Milano, riusciamo a raggiungere Leros all’inizio di Luglio. Vogliamo riportare la barca in Italia con una rotta diretta.
Sopra, il viaggio fatto, visibile in dettaglio con Google earth cliccando qui.
14-15 luglio 2021: Leros
Finalmente barca a vela in acqua la mattina del 14 luglio. Ci spostiamo a Lakki marina per gli ultimi controlli e la cambusa. Il meteo prevede un calo del meltemi a partire dal 16 e quindi venerdì è il giorno giusto per puntare a Levitha.
Sopra, il golfo Pantheli a Leros.
16 luglio, Levitha
Ore 8,00 si parte. Vento all’inizio sui 10 nodi e onda residua del giorno prima, un po’ alta ma rotonda. Prima metà con vele e motore, seconda metà solo vele. In tre ore siamo a Levitha, isola del Dodecaneso, ma per noi la porta di ingresso delle Cicladi.
Sopra e sotto, il campo boe di Levitha.
Levitha è abitata da una sola famiglia che conduce una fattoria. D’inverno i bambini si trasferiscono a Patmos per la scuola mentre il capofamiglia rimane a Levitha. Nel golfo a sud, ben protetto dal meltemi, costui ha installato 14 boe per le barche a vela di passaggio (sotto, l’ingresso del golfo).
Chi vuole, come abbiamo fatto noi, può cenare alla fattoria e non paga l’ormeggio altrimenti pare si paghino 7 euro/notte. La fattoria è situata in cima ad una collina ed è l’unico luogo dove c’è il segnale telefonico. Si raggiunge in 15 minuti di passeggiata (sotto, uno scorcio del sentiero in mezzo ai campi).
La cena è apparecchiata sotto il pergolato
e l’ambiente è molto “pittoresco”.
Capretto in casseruola molto buono.
17 luglio, Amorgos
Di buon mattino molliamo la boa e puntiamo su Amorgos, prima vera isola delle Cicladi. Randa e motore fino alla punta est dell’isola e poi solo motore. Entriamo alle 13,00 in un porto quasi deserto che si riempirà soprattutto di barche a motore nel tardo pomeriggio.
Sopra la banchina yachts, con il molo traghetti e navi a destra. Costo dell’ormeggio 8,22 euro, conpreso elettricità. Acqua disponibile.
Nel pomeriggio giro dell’isola che avevamo già visitato per più giorni parecchi anni fa (sopra, la chiesa del borgo portuale). Il pezzo forte dell’isola è sicuramente il monastero sul lato sud.
Questa volta era chiuso per via del Covid ma la volta precedente abbiamo preso il the con un monaco. In una cassapanca all’ingresso c’erano indumenti da indossare perché è vietato l’ingresso in calzoncini corti. Donato ha contato i gradini: 350.
18 luglio, Ios
Quest’anno purtroppo non possiamo prendercela comoda ma dobbiamo tornare in Italia e quindi attraversiamo le Cicladi con la rotta est-ovest più diretta. Abbiamo una finestra di 3 giorni per arrivare a sud del Peloponneso prima che torni con forza il meltemi. Quindi da Amorgos puntiamo direttamente a Ios, al centro delle Cicladi. La novità nel porto è che non ci sono più i corpi morti alla banchina est (sotto),
salvo che in 2 posizioni. Bisogna mettere l’ancora prima della boa che indica la presenza della catena sul fondo e poi andare in banchina. Il vento viene da sud e quindi preferiamo ormeggiare alla banchina sud (sotto).
Normalmente con il meltemi, qui si balla un po’ e in passato abbiamo visto qualche ancora mollare. Tra le barche permanenti c’è qualche posto anche alla banchina nord (sotto).
Sotto, una panoramica del porto scattata dalla chiesa alle spalle del molo sud.
Siamo ripassati per Ios a giugno 2023: le info aggiornate qui.
19 luglio, Sifnos
Vento di bolina sui 17 nodi e mare mosso ci accompagnano per la prima metà della navigazione verso Sifnos l’isola delle Cicladi che più ci piace. Puntiamo a sud dell’isola verso la baia di Platis Gialos dove c’è un mini marina (sotto)
con una decina di posti barca al netto di quelli che sembrano ormeggi permanenti. Ci sono i corpi morti e il porto è ben ridossato dal meltemi anche se arrivano forti raffiche di catabatico. Quando siamo stati qui la volta precedente, uno skipper italiano che faceva noleggio ci disse che con burrasca da sud le onde scavalcano il frangiflutti. Costo 16 euro compreso acqua e luce.
La baia dove è situato il marina ha una bella spiaggia di sabbia su cui insistono molti ristoranti. Noi abbiamo mangiato un ottimo imam nella trattoria “To steki”.
Inoltre è affascinante il Kastro, da non visitare in alta stagione come adesso. Sotto, la chiesa dei sette martiri vista dal Kastro.
20 luglio, Milos
All’alba partiamo per Milos, la più occidentale delle Cicladi, con molto dispiacere per non esserci potuti trattenere a Sifnos. Mare e vento contro quindi invece di fare la rotta diretta passiamo nello stretto tra Poliagos e Kimolos e poi tra quest’ultima e Milos.
Costeggiamo l’isola ed entriamo nel cratere del vulcano che adesso è la baia di Adhamas, porto traghetti dell’isola. Qui ci sono varie possibilità di ormeggio:
subito a est del molo traghetti (sotto), la nostra preferita perché la meno soggetta a risacca;
ancora più a est (sotto), ad angolo retto rispetto alla precedente banchina, ci sono i corpi morti ma anche una risacca tremendo con un meltemi serio;
proseguendo verso est c’è prima il molo motoryachts e poi un pontile (sotto). La posizione all’interno del pontile è ottima, all’esterno meno (risacca);
infine a ovest del molo traghetti (sotto) il fondale è meno profondo e di solito è pieno di catamarani.
Il fondale è di fango. Costo dell’ormeggio 16 euro compreso acqua e luce.