In bici sulla Ciclovia dell’acqua a Gioia Del Colle
Le tracce gpx e per google heart sono disponibili nella pagina introduttiva Ciclovia dell’acqua.
Nella mappa sotto, è riportato in rosso la strada che abbiamo fatto e in blu il percorso presunto del canale quando non coincidente.
Troviamo aperto il cancello del canale sulla SC Don Blugno e quindi ne approfittiamo.
Al centro della pista di servizio c’è un sentiero a volte stretto
e a volte più largo.
La pista si interrompe in corrispondenza di una masseria per riprendere subito dopo.
Proseguiamo sulla pista
fino al ponte-canale con la torretta del chilometro 186,949.
Poco dopo la torretta sfociamo in un tratturo bianco
che costeggia il canale per 300 metri fino al punto nella foto sotto. Qui si può percorrere per 100 metri la strada a destra indicata come proprietà privata
e poi rientrare sul canale scavalcando la sbarra.
La pista di servizio si presenta comodamente pedalabile
con una bella vista sulla campagna circostante.
Poi il bosco prende il sopravvento
e dopo la torretta del km 185,057
la parte sgombra da vegetazione comincia a restringersi.
Attraversiamo un tratturo
e continuiamo sul canale: questa è la parte più piena di rovi e cardi, meglio avere i pantaloni lunghi.
Dopo 300 metri la pista si mostra completamente sgombra da vegetazione:
questo tratto è usato per trasferire le vacche
da un prato a un altro. Abbiamo la fortuna di assistere a uno di questi trasferimenti: un contadino con una pala meccanica “spinge” lentamente le vacche.
Dopo l’ingresso del nuovo pascolo, la pista presenta nuovamente la vegetazione
ma comunque è pedalabile con comodità perché usata anche dai mezzi agricoli. Con il successivo cancello
lo spazio torna a restringersi all’inizio
per poi allargarsi
in prossimità di un ponte-canale con la torretta del km 183,136.
Poco dopo il ponte-canale la parte ciclabile termina: noi andiamo a destra nel tratturo che si vede sotto, mentre il canale va diritto verso la SP239.
Quasi subito il tratturo diventa asfaltato
e lo percorriamo per 1,2 chilometri prendendo a sinistra al primo incrocio.
Il canale nel frattempo ha prima superato la SP239 e poi ha svoltato a destra in parallelo alla strada. Noi superiamo la provinciale con il semaforo sotto
e poi prendiamo il primo tratturo a destra.
Dopo 500 metri di tratturo incontriamo il canale che ci arriva da sinistra e se ne va a destra.
Ancora 300 metri e il canale ripassa alla nostra sinistra
e prosegue sopraelevato sulla campagna
parallelamente a noi verso la strada provinciale. È inevitabile percorrere 400 metri di SP239 prendendo poi la prima a sinistra “Strada Vecchia Noci”.
Incontriamo subito il canale
che prosegue parallelo alla provinciale prima con una massicciata
e poi con un ponte-canale.
In corrispondenza del ponte-canale troviamo una pista di servizio perpendicolare:
potrebbe essere la condotta che arriva dall’acquedotto del Sinni che sappiamo unirsi al canale principale qui a Gioia del Colle. Proseguiamo affianco al canale
passando alla sua destra in prossimità della città.
Nella periferia di Gioia del Colle il canale scompare e ricompare
in direzione della ferrovia. Superiamo i binari con un ponte (andando a sinistra del ponte si incontra il canale) e svoltiamo subito a destra.
Lungo la strada troviamo un mirabile esempio di archeologia industriale: Il mulino automatico a cilindri “Excelsior”.
Subìto dopo prendiamo una ciclabile sul marciapiede
che seguiamo per 800 metri e che ci porta all’incontro con il canale.
Il canale arriva dalla nostra sinistra e si infila sotto la strada a destra:
noi proseguiamo diritto a lato di un magazzino, poi giriamo a destra e lo raggiungiamo nuovamente al “nodo idraulico di Gioia del Colle”. Il canale che arriva da sinistra dovrebbe essere quello del Sinni-Pertusillo.
Andiamo verso l’edificio nel punto di confluenza
dove incontriamo il canale principale che arriva dal fiume Sele in Campania.
Torniamo indietro all’ingresso e prendiamo a destra andando a cercare qualche tratto pedalabile del canale. Dopo 2,7 chilometri superiamo una ferrovia secondaria e prendiamo lo sterrato diritto sulla destra. Dopo 600 metri ancora a destra e incontriamo il canale
Il cancello è chiuso ma una traccia di bici sulla sua sinistra ci permette di salire sulla pista di servizio.
Cliccare per la tappa successiva: da Gioia del Colle a Cassano delle Murge