Canale di Pirro-Gioia del Colle
Questo capitolo potrebbe chiamarsi anche “alla ricerca del canale perduto”: infatti a partire dalla SP113 nei pressi di Alberobello fino alla SC Don Blugno tra Noci e Gioia del Colle, il canale dell’acquedotto non è quasi mai percorribile o perché in galleria o perché senza pista di servizio o per la pessima manutenzione della stessa. Abbiamo quindi esplorato un po’ di strade in prossimità del canale individuando alla fine il percorso “più vicino possibile”. Nella mappa sotto, è riportato in blu il percorso del canale e in rosso la strada che abbiamo fatto.
Le tracce gpx e per google heart sono disponibili nella pagina introduttiva Ciclovia dell’acqua.
Nel capitolo precedente ci siamo fermati davanti al cancello “privatizzato”: prendiamo il sentiero a destra,
di difficile transito in passato, ma ora è stato sistemato ed è diventato percorribile.
Il sentiero è lungo 600 metri e ci porta sulla SP81 che prendiamo verso sinistra e percorriamo per 6 chilometri. Poco prima della confluenza nella statale 172 andiamo diritto
e prendiamo lo sterrato
parallelo alla SS172. Dopo poco la stradina diventa asfaltata con un bel boschetto sulla destra.
All’incrocio con la SS172 andiamo diritto
imboccando una stradina vicinale in leggera salita (sotto l’incrocio visto dalla SS172).
Dopo 700 metri dall’incrocio, in fondo a una discesa, ritroviamo il canale sulla nostra sinistra.
Il canale non è percorribile e quindi proseguiamo sulla parallela svoltando nella prima strada a sinistra e incrociando nuovamente il canale.
Qui l’ingresso è invitante ma sappiamo già che dall’altra parte è chiuso e quindi proseguiamo sull’asfalto. Prendiamo poi la prima a destra per ritrovare il canale con il cancello chiuso.
Prendiamo a sinistra la stradina immediatamente prima del cancello e passiamo davanti a un ultimo cancello che ci dice che da qualche parte sulla nostra destra c’è il canale probabilmente all’inizio della galleria.
Ora il canale prosegue in galleria e in piano mentre noi dobbiamo scavallare la collina. Si possono fare diversi percorsi: quello della nostra traccia gpx è sempre su stradine asfaltate. Dopo poco più di 4 chilometri dall’ultimo cancello raggiungiamo la quota massima di 391 metri di altitudine mentre il canale è una cinquantina di metri sotto.
Dall’alto fotografiamo il ponte-canale all’uscita della galleria.
Scendiamo giù per una strada sinuosa e arriviamo al cancello di ingresso del ponte-canale
con la torretta del km 195,935.
Ci spostiamo lateralmente per fare una foto al ponte-canale
e poi lo attraversiamo.
Alla fine del ponte bisogna affrontare i gradini iniziali di uno stretto sentiero a destra
che poi si allarga in un breve sterrato
e quindi si continua su asfalto. In fondo alla stradina si prende a sinistra la strada parallela alla ferrovia e dopo 300 metri incrociamo l’acquedotto:
sopra il canale proveniente dal ponte e sotto il canale che va verso la ferrovia.
Per superare la ferrovia dobbiamo fare un ampio giro alla fine del quale troviamo una stazione di sollevamento dell’Ente Acquedotto Pugliese.
Continuiamo in direzione della strada SP 237 Noci-Putignano che sottopassiamo
prendendo subito a sinistra verso località Ciccivizzi con la stradina in salita (sotto).
Al sommità della salita andiamo e destra e pedaliamo su asfalto tra i campi.
Circa 1 chilometro dopo vediamo il primo segno del canale che ora presenta di nuovo una pista di servizio anche se non transitabile.
In lontananza si staglia una torre per la distribuzione cittadina dell’acqua probabilmente per Putignano.
Poco prima della torre andiamo giù a sinistra e rincontriamo il canale che ha percorso la valle e poi, a destra della strada, si infila di nuovo in galleria.
Noi risaliamo l’altro versante e sulla sommità andiamo a sinistra e poi sempre diritto fino a incontrare lo sterrato nella foto sotto.
Lo sterrato è lungo un chilometro
con una bella masseria sulla destra.
Alla fine dello sterrato prendiamo l’asfalto a destra e dopo circa 1,6 chilometri nuovamente un segno del canale.
Al successivo incrocio andiamo a sinistra e, dopo 600 metri, troviamo finalmente sulla destra la pista di servizio transitabile e con il cancello aperto.