Adda, Oglio, Iseo
Le tracce gpx e Google earth sono disponibili nella pagina iniziale Ciclovia dal lago Maggiore al Po.
Ora ci accingiamo a scavalcare l’Adda: con un primo ponte scavalchiamo il Canale Italcementi
e con il secondo ponte superiamo il Fiume Adda
e una sua derivazione.
Siamo a Fara d’Adda e ci dirigiamo verso Treviglio con una strada secondaria poco trafficata.
Superata una vecchia e bella cascina
arriviamo alla periferia di Treviglio dove inizia una magnifica e lunga ciclopedonale.
La ciclabile ci permette di attraversare Treviglio e ci porta fino a Caravaggio senza soluzione di continuità. Attraversiamo la periferia su strada normale e facciamo anche 30 metri in senso opposto, imitando i ciclisti locali, per arrivare alla piazzetta davanti a Santa Liberata.
Da qui ancora un breve tratto su asfalto e poi una nuova pista ciclabile
che termina a Masano. Proseguiamo su strada secondaria e, superato il cimitero, incontriamo il “Fosso Bergamasco” dove un superbo cigno ci viene incontro.
Sbuchiamo su una strada principale, con una larga banchina, alla fine della quale giriamo a sinistra per Bariano. L’attraversamento del paese avviene quasi tutto su marciapiedi ciclopedonali e all’uscita si prende una ciclabile.
La ciclabile termina in prossimità del ponte sul fiume Serio.
Dopo il ponte ci sono i 900 metri più fastidiosi dell’intero percorso su asfalto con traffico veloce. Poi con ciclabili e strade secondarie andiamo verso il centro storico di Romano di Lombardia. Il centro è ciclopedonale ed è molto bello.
All’uscita del paese prendiamo una strada di campagna, asfaltata all’inizio, sterrata alla fine, che ci porta al santuario di Santa Maria del Sasso.
Con la bici si passa sotto al porticato a sinistra che è stato “inglobato” nella ciclabile che porta al fiume Oglio. Dopo il centro commerciale “Acciaieria”, dove finisce la ciclabile, prendiamo uno sterrato a destra che quasi subito diventa parallelo alla strada. In fondo giriamo a destra verso Calcio e seguiamo l’asfalto che porta al ponte sull’Oglio. Superiamo rogge e canali tra cui il Naviglio Cremonese.
Fotografiamo l’Oglio dal ponte
e prendiamo la prima stradina a sinistra, con grande attenzione per via del traffico. Alla nostra sinistra scorre la roggia Molina che abbandoniamo a destra dopo 500 metri facendo una S che ci porta su una strada di campagna asfaltata.
Pedaliamo in aperta campagna per 2,5 chilometri fino a Pontoglio.
Facciamo 400 metri in senso vietato, come tutti i ciclisti locali, e dopo una curva a destra prendiamo un bell’argine tra due canali.
Seguiamo a destra il canale Seriola Castrina pedalando per un po’ tra campi coltivati poi scavalchiamo il canale con il ponticello sotto
ed entriamo in un bel boschetto.
Dopo il bosco pedaliamo nella campagna coltivata
fino a Palazzolo sull’Oglio dove facciamo subito una piccola deviazione per visitare il Parco la Castrina.
Altra deviazione in centro per andare sull’altra riva dell’Oglio e fotografare il paese dall’alto.
Sotto, il fiume verso nord dal ponte cittadino.
Ritorniamo verso il centro storico e appena possibile ci spostiamo sul lungofiume.
Sopra, il fiume verso sud e sotto verso nord.
Un breve tratto nel Parco Metelli
e poi facciamo il ponticello
e la rampa che permettono di scavalcare il canale Seriola.
Si costeggia il Seriola dall’alto
e poi di ripassa a sinistra.
Adesso abbiamo il Seriola a destra e l’Oglio a sinistra (sotto, la centrale idroelettrica).
Sul sentiero, molto stretto, ci siamo solo noi e …una famiglia di cigni.
Il piccolo sentiero incrocia un sentiero più grande
che potremmo percorrere più agevolmente ma decidiamo di continuare sul Seriola.
Il panorama sulla valle dell’Oglio è molto bello.
In prossimità di una casa scavalchiamo il Seriola, superiamo un passaggio a livello e siamo sulla ciclabile ufficiale della Franciacorta.
Pedaliamo tra le viti in un bel paesaggio
e dopo il passaggio fra i due casali
sbuchiamo a Capriolo. Un paio di chilometri su strade normali e poi ritorniamo su una stradina di campagna.
Qualche saliscendi e fotografiamo il lago di Iseo da Paratico.