L’acquedotto pugliese inizia a Caposele in Campania e termina a Leuca in Puglia (sopra).
Il canale principale tra Caposele e Villa Castelli è stato costruito cercando di mantenere un dislivello costante e quindi è un susseguirsi di gallerie, ponti e tratti interrati. Lungo il canale principale esiste una pista di servizio che sarà trasformata in ciclopedonale.
I primi 11 km sono stati ciclopedonalizzati all’interno della Valle d’Itria, tra i comuni di Cisternino, Martina Franca, Ostuni, Ceglie Messapica.
La quota altimetrica all’inizio della tratta in contrada Figazzano (Cisternino) è di 334 m s.l.m., l’arrivo alla pineta Ulmo (Ceglie Messapica) si trova a 325 m s.l.m.: solo 9 metri di dislivello. La pendenza massima lungo il percorso è pari all’8%; sono presenti inoltre 5 ponti-canale per superare le valli lungo il percorso.
Nell’autunno 2022 è diventata ciclopedonale la pista di servizio tra Pineta Ulmo e Villa Castelli, aggiungendo 9,4 km alla Ciclovia dell’acqua. Inoltre sono stati resi ciclabili alcuni sentieri che permettono di scendere a valle fino alla centrale Battaglia e quindi continuare su strade secondarie fino a Grottaglie. È in progetto anche la costruzione di una ciclovia tra Leuca a Grottaglie. In attesa che il progetto diventi realtà, abbiamo cominciato a pedalare da Grottaglie risalendo il corso del canale fino a Cassano delle Murge per un totale di 112 chilometri.
Per scaricare la traccia in formato kml (google hearth) cliccare su Ciclovia Acquedotto pugliese.
Per scaricare le tracce in formato gpx cliccare qui.
La centrale Battaglia a Villa Castelli.
Il ponte-canale Galante.
Il ponte-canale di Figazzano, Cisternino.
Il canale di Pirro, tra Alberobello e Selva di Fasano, fotografato dalla pista di servizio.
La pista di servizio sul canale nella campagna tra Noci e Gioia del Colle.