Garda, Mantova, Po
Le tracce gpx e Google earth sono disponibili nella pagina iniziale Ciclovia dal lago Maggiore al Po.
Seguiamo l’indicazione di percorso ciclabile “Mantova E6” ed entriamo nella fortezza di Peschiera.
Ne usciamo dall’altro lato
fotografando i due lati del fossato.
Una breve salita a sinistra e poi scendiamo al lato del fossato.
Un’ultima foto al Mincio ai piedi della fortezza
e iniziamo la magnifica ciclopedonale lungo il fiume.
Al primo ponte, invece di superare il Mincio seguendo la ciclovia ufficiale come abbiamo fatto altre volte, tiriamo diritto verso il canale Virgilio (sotto, le chiuse di origine del canale).
Pedaliamo sull’argine destro del canale
fino al primo ponticello: superiamo quindi il canale in modo da pedalare tra canale e fiume. In questa stretta striscia di terra, ci sono due sentieri: uno più in alto lungo il canale e uno più in basso lungo il Mincio. Appena possibile scendiamo in basso per percorrere l’argine destro del fiume.
Il paesaggio collinare dall’altra parte del fiume è molto bello.
Dopo un po’ scorgiamo in lontananza le torri di Valeggio sul Mincio.
In prossimità di Borghetto una diga divide in due il Mincio,
noi costeggiamo il nuovo canale, lo superiamo
e andiamo a fotografare il punto di riunione in un bel parco.
Attraversiamo Borghetto e il Mincio e riprendiamo la ciclabile ufficiale sull’argine sinistro. Poco prima di Pozzolo, una striscia di terra al centro del fiume offre un bel punto di ristoro.
A Pozzolo il corso d’acqua si divide in due: il fiume vero e proprio e un canale artificiale. Si possono seguire in bici i due itinerari: a nostro parere è più bello quello lungo il canale artificiale perché si sta sempre in prossimità dell’acqua, mentre l’altro segue molte strade lontano dal fiume salvo che vicino a Goito. Pedaliamo lungo l’argine sinistro del canale fino a Soave dove passiamo a destra e infine, seguendo le indicazioni ciclopedonali “Mantova E6”, entriamo in città in corrispondenza del “Lago di mezzo” che superiamo su una passerella ciclopedonale.
Alla fine della passerella, prendiamo a sinistra verso il sottopasso
e facciamo tutto il lungolago dei Gonzaga
fino al porto fluviale (sotto).
Alla fine del lungolago e sopra il porto ci sono dei lavori in corso quindi bisogna fare un po’ di marciapiede. Si prosegue fino a quando la ciclabile si interrompe a una rotonda nei pressi dell’edificio della foto sotto.
Qui, vicino all’edificio, bisogna cercare tra le auto l’ingresso ciclabile ai giardini (sotto).
Quindi si gira intorno al campetto da calcio
e si imbocca il sottopasso nella foto sotto.
Breve tratto su strada e si entra nel Bosco Virgiliano.
Attraversato un tratto del bosco si prende a destra sull’asfalto, si supera il crossdromo, e all’incrocio nella foto sotto si prende a sinistra.
Si percorre, quindi, un sentiero molto stretto e molto bello lungo il lago Vallazza (sotto alcune foto).
Alla fine del sentiero (sotto), si prende a sinistra sull’argine.
Vale la pena fare una piccola deviazione per il porto fluviale di Vallazza.
Si ritorna sull’argine e si tiene sempre la sinistra
per pedalare lungo una bella zona lacustre
fino a una chiusa del Mincio (sotto).
Il fondo della ciclabile è ora un manto erboso con la pista scavata dal passaggio di bici e altri mezzi (sotto).
Il sottopasso dell’autostrada può essere molto fangoso e invalicabile se nei giorni precedenti è piovuto. Si prosegue così fino all’idrovora Travata.
Dopo l’idrovora inizia una ciclabile pavimentata con brecciolino grosso su cui è faticoso pedalare.
Comunque, pedalando sempre affianco del Mincio
si giunge sull’asfalto.
Dopo circa 1500 metri di asfalto siamo all’ultima chiusa del Mincio da dove proseguire verso Governolo sull’argine sinistro e quindi verso il Delta del Po.
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