3 Maggio 2023

Costa del mar Ionio in bici: 3) da Crotone a Sibari







</p> <h1>Costa Ionica Calabria</h1> <p>
Percorso fatto nel 2020. Le tracce gpx e per Google earth sono scaricabili dalla prima pagina: Costa del mar Ionio in bici.

Costa Ionica Calabria

Partiamo dal parcheggio dell’area archeologica di Capo Colonna ed entriamo in bici nel parco (ingresso gratuito e si può entrare in bici). Vediamo prima il faro

Capo Colonna

e poi la colonna rimasta del tempio di Hera.

Capo Colonna

In fondo alla passeggiata una chiesetta

Capo Colonna

e un’antica torre di avvistamento.

Capo Colonna

Usciamo dal parco e ci avviamo verso Crotone con una bella vista sulla costa.

Crotone

All’inizio della città la nuova ciclopedonale

Crotone

che continua sul vecchio lungomare.

Crotone

Crotone

Alla fine del lungomare

Crotone

entriamo nel porto turistico.

Crotone

Crotone

Ne usciamo costeggiando il porto commerciale che presenta verso la fine un largo marciapiede senza pedoni. Alla fine del marciapiede andiamo a destra facendo per 14 chilometri una strada secondaria che termina sulla statale. Qui prendiamo a destra e attraversiamo il fiume Neto. Dopo 6 chilometri usciamo a destra verso Marina di Strongoli, lottizzazione “a pettine”, e quindi nessuna vista mare se non per un breve tratto verso il centro dell’abitato.

Strongoli

Continuiamo tra le case per 3 chilometri prima di tornare sulla statale con un passaggio a livello. La statale è panoramica con la ferrovia a destra e ci porta fino a Torre Melissa dove entriamo con un sovrappasso ferroviario. Breve pedalata su un lungomare

Torre Melissa

e poi di nuovo tra le case fino a un passaggio a livello che ci riporta sulla ionica che percorriamo per 2 chilometri uscendo alla prima stradina che troviamo sulla destra. La stradina passa davanti al canile municipale, è costellata di immondizia e ci sono anche un paio di cani liberi: forse era meglio continuare sulla statale con il traffico e uscire con l’indicazione Cirò Marina. Comunque a Cirò, dopo un tratto di strada veicolare troviamo un marciapiede lungomare e continuiamo con questo vista l’assenza di pedoni.

Cirò Marina

Alla fine del marciapiede

Cirò Marina

scendiamo in strada verso lo stadio superato il quale la strada diventa sterrata e noi prendiamo un tratturo sulla destra

Cirò Marina

che ci porta nella pineta e sul mare. Dopo un centinaio di metri incontriamo il faro di Punta Alice

Cirò Marina

e andiamo a sinistra verso l’interno. Raggiungiamo lo stabilimento “ex Montecatini”.

Cirò Marina

e poi saliamo verso la statale ionica con un lungo giro a causa della ferrovia. Dall’alto una foto alla costa

Cirò Marina

prima di entrare verso destra sulla statale 106 ionica. Ora dobbiamo percorrere 8 chilometri prima di trovare una deviazione che ci permetta di tornare al mare a Torretta dove prendiamo la prima a destra dopo le prime abitazioni.

Torretta di Cruscoli

Dopo un po’ troviamo anche un tratto di ciclabile.

Torretta di Cruscoli

All’altezza dei giardinetti nella foto sotto

Torretta di Cruscoli

bisogna rientrare a sinistra per prendere l’ultimo attraversamento ferroviario disponibile (sottopasso). Dopo 3 chilometri superiamo con la statale il torrente Nicà e prendiamo la prima a destra e oltrepassiamo i binari. Foto al viadotto ferroviario

Cariati marina

e andiamo a sinistra verso il mare (quella a destra termina sulla spiaggia). Arriviamo a uno sterrato lungo il bosco

Cariati marina

e diamo un’occhiata al mare al Lido Capannina.

Cariati marina

Riprendiamo lo sterrato

Cariati marina

e lo seguiamo fino alla fine. Poi circa 2 chilometri di asfalto tra le case di Cariati prima di giungere sul lungomare.

Cariati marina

Alla fine del lungomare un breve tratto di ciclabile

Cariati marina

ci conduce al porto.

Cariati marina

Proseguiamo diritto lungo il mare e quando la strada si biforca, dopo 1,5 chilometri, prendiamo a sinistra, attraversiamo la ferrovia e siamo di nuovo sulla SS106. La ferrovia sequestra il mare e solo dopo 2 chilometri troviamo uno sterrato a destra che, con un sottopasso, ci porta sul lato mare della massicciata. Lo sterrato diventa asfalto poco prima della stazione di Mandatoriccio e poi di nuovo sterrato. Attraversiamo un canale in secca facendo una “S”

Mandatoriccio

e continuiamo con lo sterrato.

Mandatoriccio

Dopo 2 chilometri troviamo il lungomare di una lottizzazione.

Mandatoriccio

Percorriamo tutto il lungomare e poi torniamo indietro affianco alla ferrovia per cercare un passaggio a livello. Quindi un chilometro di SS106 e poi deviazione a sinistra per il sottopasso che ci porta a Marina di Pietrapaola.

Pietrapaola

Breve lungomare e bisogna quasi subito tornare sulla statale: c’è una strada sul lato mare della ferrovia ma saremmo stati fermati da un corso d’acqua dopo 2 chilometri. Quindi tornati sulla SS106, lato monte della ferrovia, facciamo circa 3 chilometri prima di trovare a destra un sottopasso che ci porta verso il mare. Giriamo a sinistra su un sentiero sabbioso

Calopezzati

per qualche decina di metri e poi troviamo un breve lungomare.

Calopezzati

Proseguiamo su asfalto sul lato mare della ferrovia

Calopezzati

e poi un sentiero sabbioso

Calopezzati

dovrebbe portarci sul lungomare di Calopezzati ma ci sono lavori in corso

Calopezzati

per cui proseguiamo affianco alla massicciata ferroviaria. Arriviamo a Marina di Calopezzati

Calopezzati

e dobbiamo rientrare sulla statale per via dell’ennesimo corso d’acqua attraversabile solo sul lato monte della ferrovia. A Fiumarella torniamo sul lato mare con un lungo sterrato affianco alla massicciata

Mirto

che poi devia a destra verso il mare.

Mirto

In fondo troviamo il lungomare di Mirto.

Mirto

Mirto

Ora dobbiamo tornare verso il paese Mirto e sulla statale che ci permette di superare un corso d’acqua. Appena possibile torniamo sul lato mare della ferrovia in direzione del mare. Qui troviamo un piccolo agglomerato di case, un corso d’acqua superato con un ponte e poi, al termine dell’abitato, finisce anche l’asfalto e facciamo un guado sabbioso.

Fossa

Dall’altra parte qualche metro sulla sabbia a piedi

Fossa

e poi un lungomare asfaltato.

Fossa

Torniamo nuovamente verso la statale con 4 chilometri di strade interne vicinali. Ci immettiamo sulla SS106 con una rotonda e superiamo prima una fiumara, poi la ferrovia e prendiamo la prima a destra dopo una rotonda.
Giunti al mare finalmente abbiamo un lungo tratto, 7 chilometri, con panorama e ciclabile, sia pure parzialmente.

Rossano

Rossano

Dopo lo sterrato davanti alla centrale elettrica, di nuovo asfalto che dobbiamo seguire per rientrare sulla statale.

Rossano

Attraversiamo un primo corso d’acqua e dopo 700 metri, prima del ponte sul torrente Cino, andiamo a sinistra su una stradina che sottopassa la statale e va verso il mare con qualche tratto di ciclabile.

Schiavonea

Arriviamo a Marina di Schiavonea con una bella spiaggia.

Schiavonea

Schiavonea

In prossimità del porto dobbiamo andare a sinistra e raggiungere la statale ionica. Quindi 9 chilometri di strada trafficata ma fortunatamente con banchina larga prima di poter andare a destra verso Marina di Sibari. Poco prima del mare troviamo l’incrocio dove dobbiamo prendere a sinistra costeggiando un canale di bonifica

Laghi di Sibari

ma prima andiamo a vedere la spiaggia dei Laghi di Sibari.

Laghi di Sibari

Torniamo indietro e prendiamo la deviazione che ora è sulla nostra destra. Dopo 300 metri troviamo l’imbocco del sentiero (nel caso sia recintato come in passato bisogna continuare sulla strada per 2 chilometri fino a incontrare il cartello per “Pirata beach”).

Laghi di Sibari

Nel primo tratto nel campo la pedalata è ricca di sobbalzi

Laghi di Sibari

poi diventa più fluida.

Laghi di Sibari

Nell’incrocio sotto si va diritto

Laghi di Sibari

e si prosegue nel bosco.

Laghi di Sibari

Il sentiero è in condizioni peggiori rispetto al 2020: nell’incrocio sotto si va a destra

Laghi di Sibari

ma il sentiero è quasi scomparso sotto l’erba.

Laghi di Sibari

Laghi di Sibari

Aggiriamo un albero caduto e dopo una “galleria” verde

Laghi di Sibari

troviamo l’inizio di quella che dovrebbe essere una ciclopedonale (diciamo “dovrebbe” perché abbiamo incontrato un paio di auto).

Laghi di Sibari

Sulla destra abbiamo la spiaggia

Laghi di Sibari

e a sinistra i laghetti di un villaggio turistico.

Laghi di Sibari

Proseguiamo lungo il mare per 1,5 chilometri

Laghi di Sibari

fino a un ponte ciclopedonale

Laghi di Sibari

che ci permette di scavalcare un canale di bonifica.

Laghi di Sibari

Ora andiamo a sinistra lungo il canale fino alla SS106 unico modo per andare verso Villapiana. Facciamo circa un chilometro sulla statale prendendo la prima uscita che ci porta sulla SP253 a nord dell’abitato di Sibari.

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