Dal Naviglio Grande al Naviglio Martesana attraverso Milano
La nostra pedalata è iniziata sul Lago Maggiore a Sesto Calende.
Siamo a Porta Ticinese e proseguiamo verso Piazza Duomo. Per evitare un po’ di traffico e, per quanto possibile, le strade lastricate in pietra, percorriamo strade secondarie. Giriamo a destra in Piazza Sant’Eustorgio (sotto, la basilica)
ed entriamo nel Parco delle Basiliche. Attraversiamo via Molino delle Armi e usciamo dal parco in prossimità della Basilica di San Lorenzo (sotto).
(Qualche anno fa il parco ha cambiato nome in omaggio al provincialismo italiano: per noi rimane il Parco delle Basiliche). Ci dirigiamo verso il Duomo per stradine secondarie ma non possiamo evitare l’ultimo tratto di via Torino: ed eccoci in piazza Duomo.
(Il Duomo con davanti il giardino di palme donato da Starbucks). Nella piazza a sinistra del Duomo abbiamo la galleria Vittorio Emanuele.
Sotto, la Galleria ai tempi del COVID, senza persone.
Uno sguardo a sinistra al palazzo dei Giureconsulti
e, dopo 300 metri, siamo in piazza della Scala.
Il nostro obbiettivo ora è la ciclabile che inizia in via San Marco e che ci porterà al Naviglio della Martesana. Le strade possibili sono diverse: noi facciamo 50 metri contromano nella stradina a sinistra della Scala, poi tratto di zona pedonale e con altre stradine sbuchiamo in via Broletto e poi nella zona pedonale di Brera da via Madonnina. Percorriamo la zona pedonale di Brera facendo slalom tra pedoni, venditori abusivi e tavoli di ristoranti e ne usciamo all’inizio di via San Marco (sotto, la ciclabile alle spalle del Corriere della sera).
Alla fine di via San Marco troviamo la chiusa di Leonardo da Vinci
e tramite un sottopasso imbocchiamo la ciclabile di via Melchiorre Gioia. Dopo 600 metri saliamo nei giardini di Porta Nuova con i nuovi grattacieli.
Sopra Unicredito e Bosco verticale, sotto i grattacieli di viale della Liberazione.
Usciamo dai giardini verso il palazzo della regione
e la sua piazza coperta.
Usciamo da piazza Lombardia, entriamo nei giardini al di là della strada e seguiamo la ciclabile fino al punto in cui le acque del Naviglio Martesana spariscono sotto via Melchiorre Gioia.