Ciclovia del Salento
Il nostro giro del Salento inizia con la pagina introduttiva Ciclovia del Salento dove sono disponibili anche le tracce gpx e per google heart.
Siamo sulla complanare lato monte della superstrada poco dopo Rosamarina e incontriamo il cartello “via Traiana” e lo seguiamo a sinistra.
e finalmente non ci sono più rumori ma solo il silenzio e una lunga striscia bianca che taglia in due la campagna, prima pietrosa e poi di terra rossa.
Si ha la sensazione di essere in un luogo infinito e senza tempo. Ogni volta che torno, ho il timore che qualcosa sia cambiato ma per fortuna finora non è accaduto. Poi, pian piano, di nuovo gli alberi, i muretti a secco, l’asfalto e si rientra nel tempo presente. Quando raggiungiamo un cartello informativo del Parco delle Dune
comincia l’asfalto che ci porta verso la ferrovia che sottopassiamo andando a destra all’incrocio nella foto sotto.
Dopo il sottopasso andiamo prima a destra e poi, al successivo incrocio, a sinistra.
Arriviamo alla statale 16 che attraversiamo andando sulla strada tra le colonne.
Quando raggiungiamo la masseria fortificata Montalbano del XVI secolo,
prendiamo a destra e continuiamo tra gli ulivi
verso Montalbano. Attraversiamo l’intero abitato anonimo e, al primo incrocio dopo le case,
deviamo a sinistra verso i monti.
La salita inizia molto lentamente tra gli ulivi
per poi diventare molto ripida all’altezza della Masseria Spetterata. Si sale di 100 metri in un 1,5 chilometri e si può godere di una magnifica vista sulla piana.
Adesso si pedala alla base dei monti sempre su asfalto salvo un breve tratto sterrato: il panorama è fantastico.
Verso la fine della strada bisogna compiere una scelta: spingere la bici a piedi per un breve tratto sullo spartifiamme nella foto sotto
e poi continuare in sella su un ripido e roccioso sentiero di montagna (variante Borbone descritta in fondo alla pagina), oppure proseguire sempre su asfalto fino a Cisternino.
Se si decide di proseguire, si supera l’incrocio con la provinciale (sotto)
e si prosegue verso la contrada Caranna con una strada scarsamente trafficata.
In cima alla ripida salita, l’abitato di Caranna con i suoi trulli.
Alla fine delle case, veloce discesa e stretta curva a destra in prossimità della rotonda della provinciale. Quindi una serie di stradine asfaltate con scarso traffico, in mezzo ai trulli,
fino a Cisternino.
Variante Borbone
Per la traccia con google hearth cliccare su Variante Borbone
Per scaricare la traccia in formato gpx cliccare su Variante Borbone
La variante Borbone, che regala scorci suggestivi come lo spartifiamme nella foto sotto,
va bene solo per chi è molto allenato (sotto, il profilo altimetrico).
Il sentiero può essere preso o dal punto illustrato nella foto sotto (inizia dove si intravede lo steccato) facendo a piedi un breve tratto sullo spartifiamme
oppure dalla provinciale in corrispondenza del tornante: la prima alternativa è faticosa, la seconda è pericolosa.
Il sentiero inizia dolcemente ma subito diventa ripido e si pedala direttamente su roccia e pietre.
Sotto, un particolare del fondo del sentiero.
Solo verso la fine si pedala sulla terra battuta mista alla roccia.
Dalla sommità una magnifica vista sulla piana.
Al termine del sentiero inizia l’asfalto che conduce a Cisternino; sulla destra il maneggio Borbone.
clicca qui per andare sullo Ionio con la tappa Cisternino-Matera