da Cannes a Saint-Tropez
La prima tappa, tra Mentone e Cannes, è descritta qui.
Aggirata punta de la Croisette, Cannes inizia con il porto.
Il marciapiede è vietato alle bici e, comunque, sono anche in corso dei lavori. Pedaliamo su asfalto fino al porto: da segnalare il bell’edificio dell’hotel Carlton.
Dopo il porto un breve tratto di ciclabile e quindi ci si immette nella strada principale. Si esce da Cannes con una strada trafficata dove si alternano tratti senza ciclabile, tratti con ciclabile disegnata sull’asfalto
e tratti con ciclabile protetta. In questo modo si arriva al porto di La Napoule dove iniziano dei leggeri saliscendi. Superato il porto De La Rague
si scende al livello del mare a Théoule e quindi inizia il tratto più impegnativo con una salita fino a 96 metri raggiunti dopo la punta De L’Aguille. Ora ci si mantiene in quota per un po’ per tornare quasi al livello del mare vicino al Port de la Figuerette
La strada prosegue senza significative variazioni altimetriche, regalandoci continuamente degli scorci spettacolari sui calanchi rossi.
Siamo sulla parte più bella del percorso con il monte Esterel a destra e i calanchi rossi a sinistra.
Superiamo il calanco di Anthéor con il suo viadotto ferroviario
e proseguiamo lungo la Corniche de l’Esterel: la costa è caratterizzata da un gruppo di scogli, Île des Vieilles, segnalati da un fanale al largo nel mare.
La strada continua a essere poco trafficata ed è molto battuta dai ciclisti.
Con la baia di Agay
finisce la parte più bella del percorso. Percorriamo l’intero lungomare di Saint Raphaël e poi quello di Frejus
dove inizia una lunga ciclabile che ci porterà fino a Saint Aygulf.
Train des Pignes
Gran parte di questa ciclabile è stata costruita sul sedime della ex ferrovia “Train des Pignes” che da Tolone portava a Saint Raphael. Alcuni tratti, però, sono stati urbanizzati e quindi sono in condivisione (partagé, sui cartelli stradali) con i veicoli. Costeggiamo il parco “Base Nature” e proseguiamo sulla ciclabile
fino a una rotatoria dove passiamo sull’altro lato della strada. Superiamo un canale sempre con la ciclabile che si interrompe solo sul ponte sul fiume Argens.
Verso la parte terminale della ciclabile, fiancheggiamo una bella laguna,
fino al ponte che immette in Saint Aygulf. Dopo il ponte riusciamo a vedere la spiaggia che si trovava dall’altra parte della ciclabile: magnifica.
Ci inoltriamo nell’abitato fino al porto
e poi proseguiamo con una ciclabile tra la case fino alla D559 che attraversiamo per prendere subito dopo a sinistra. In questo modo facciamo una parallela non trafficata della strada principale. Finiamo su una ciclabile che costeggia per un chilometro la D559 fino a Plage de la Gaillarde.
Dopo la spiaggia saliamo leggermente
e al termine della ciclabile troviamo una nuova parallella.
Percorriamo quindi questa strada non molto larga ma assolutamente priva di traffico (almeno in gennaio) per circa 4 chilometri sbucando sulla D559 poco prima di Plage de la Garonnette.
Purtroppo dobbiamo continuare sulla D559: la strada offre un bel panorama sulla costa ma anche in gennaio è molto trafficata. Ora incontriamo prima Plage de La Nartelle
e poi Pointe des Sardinaux, dove fotografiamo il fanale al largo che segnala uno dei tanti bassifondi di questo tratto di costa.
Poco dopo siamo all’ingresso di Saint Maxime, sulla sinistra il porto.
Purtroppo la banchina del porto e i giardini sono vietati alle bici e quindi dobbiamo superare il paese sulla strada principale tra due file di case. Superiamo il ponte sul fiume Preconil e dopo 600 metri troviamo una ciclabile sul marciapiede a sinistra.
Una foto all’indietro verso Saint-Maxime
e poi cominciamo a pedalare sulla ciclabile con corsia protetta
che ci porterà fino a Saint-Tropez.
Sopra, il mare dalla ciclabile.
Sopra, Port Grimaud.
Sopra, Port Grimaud dalla ciclabile.
Sopra, sulla strada verso Saint-Tropez.
Sopra, si comincia a vedere Saint-Tropez.
Sopra, l’invito perentorio che segnala il termine della ciclabile. O camminiamo sul marciapiede o, con il semaforo pedonale, ci portiamo sulla nostra corsia e proseguiamo verso Saint-Tropez. Dopo 400 metri ci infiliamo nel piazzale del parcheggio del porto e raggiungiamo il porto “in area protetta”.
In fondo al porto ci affacciamo sugli scogli per vedere il mare
e poi entriamo dentro Saint-Tropez con una minuscola stradina (in gennaio tutto è possibile).
Pedaliamo sulla piazza del municipio
e ci infiliamo nella porta in fondo
che sembra chiusa solo perché è una porta ad angolo retto. Ancora un centinaio di metri e usciamo da Saint-Tropez.
Pedalando lungo il mare sbuchiamo davanti al cimitero più panoramico che abbiamo incontrato.
Risaliamo sul fianco della collina per avviarci verso l’uscita da Saint-Tropez con un’ultima foto al paese.