da Menton a Cannes
Nell’inverno 2020 e nell’inverno 2022 abbiamo percorso in più giorni, le strade della Costa azzurra cercando sempre di stare il più vicino possibile al mare. Poi abbiamo unito i migliori percorsi fatti in un’unica ciclovia che da Mentone porta fino a Saint Tropez e poi all’ingresso in Tolone per un totale di 245 km. I limiti geografici della Costa azzurra sono ben definiti a est, il confine italiano, mentre a ovest per qualcuno termina a Hyeres, per altri a Tolone e per altri addirittura a Cassis: noi abbiamo scelto Tolone come punto terminale.
Le tracce gpx e per Google earth sono scaricabili dalla prima pagina: Eurovelo 8.
Di seguito la prima parte del percorso.
1) Mentone – Cannes
Dopo la frontiera si pedala su strada fino al porto di Mentone. Qui andiano a sinistra per entrare nel porto
e proseguire su un passaggio pedonale aperto alle bici.
Sotto, il passaggio pedonale visto dalla strada superiore.
Proseguiamo fino al porto da dove fotografiamo la spiaggia,
la costa verso l’Italia
e il centro storico.
Suggestiva la scalinata che porta alla chiesa.
Alla fine della zona pedonale, risaliamo sulla strada e facciamo tutto il lungomare
verso Cap Martin. Purtroppo il bel sentiero che aggira il capo è vietato alle bici per cui risaliamo il capo sulla stradina tra le recinzioni delle ville fino a raggiungere la strada principale (D6007). La strada è molto trafficata e fastidiosa ma non ci sono alternative. Dopo 1,5 chilometri, alla rotonda, seguiamo le indicazioni per Montecarlo. Ancora 1,7 chilometri di strada fastidiosa e a una rotonda da incubo teniamo la sinistra e scendiamo in basso per Montecarlo.
Arrivati al livello del mare fotografiamo “Montecarlo beach”
e proseguiamo costeggiando alcuni grandi alberghi. Alla prima rotonda prendiamo il tunnel “formula1”, incasinato dai lavori in corso, e sbuchiamo sul porto.
Pedaliamo prima sulla banchina, poi sulla strada che corre lungo la banchina. Alla fine del porto, per salire in città, evitiamo il tunnel, giriamo a destra a “U”, e dopo 200 metri prendiamo la strada pedonale (sotto)
aperta alle bici.
Finita la pedonale andiamo a sinistra e alla rotonda prendiamo ancora a sinistra la strada sotto il costone roccioso che sale per la rocca. Due garitte monumentali annunciano l’ingresso nella parte storica del principato.
Arrivati sulla sommità ci inoltriamo brevemente nel centro storico
e poi prendiamo la strada che fa il periplo della rocca fotografando il porto e la città nuova,
la residenza del principe
e il duomo.
Ritorniamo giù per la stessa strada della salita e alla rotonda prendiamo a sinistra una strada riservata ad autobus e bici. Sbuchiamo in una rotonda con 2 gallerie artificiali nel nostro senso di marcia: noi prendiamo la seconda che ci porta sulla strada per Cap d’ail. La strada presenta una salita moderata ed è molto panoramica. Dopo tre gallerie “grezze”
si arriva alla gigantesca e lunghissima galleria della foto sotto.
Si può evitare prendendo a sinistra anche se in teoria si verrebbe fermati dal divieto di accesso (sotto) che impedirebbe di fare gli ultimi 50 metri.
La presenza di un minuscolo marciapiede salva la situazione. In realtà quando la galleria principale è chiusa il semaforo regola il senso unico alternato. Si scende al mare con una strada panoramica
fino a Èze mer e si risale dall’altra parte
e poi si ridiscende verso Beaulieu sur mer che si raggiunge con una strada a livello del mare molto bella.
Foto al mare e alla montagna
e proseguiamo verso Cap Ferrat. Arriviamo a un incrocio con rotonda, a sinistra si andrebbe verso Cap Ferrat ma si pedalerebbe quasi sempre tra le recinzioni delle ville senza alcun panorama. Si hanno due scelte, o a destra per proseguire con la strada normale, trafficata ma panoramica, oppure se si ha voglia di fare una quindicina di gradini “a scendere” si va diritto e, dopo 500 metri, ci si infila nella stradina sotto
e si incontrano i gradini.
Sotto c’è la bella litoranea di Villafranche sur mer
Alla fine della litoranea si risale sulla strada alta
e si prosegue per Nizza. Dopo 2,8 chilometri, ad un semaforo, prendiamo a sinistra seguendo l’indicazione “Grotte du Lazaret” facendo così una strada più panoramica (sotto, la diga di ingresso del porto di Nizza).
Raggiungiamo il porto,
pedaliamo sulla banchina-parcheggio e ne usciamo dall’altra parte sulla ciclabile: sotto l’inizio del lungomare di Nizza e la spiaggia.
Da qui la ciclabile prosegue senza soluzione di continuità fino ad Antibes (21 chilometri). Di seguito alcune foto.
Sopra, sul lungomare di Nizza.
Sopra, dopo l’aeroporto di Nizza a Saint Laurant du Var.
Sopra, sul lungomare di Cagnes sur mer con il limite di 10 km/ora e minacciosi cartelli che promettono multe ai trasgressori.
L’ingresso a Villeneuve con, sullo sfondo, “il mostro”. Qui usciamo dalla ciclabile per andare a vedere il mostro da vicino
e scopriamo che racchiude un porto.
Sopra, la ciclabile tra mare e strada nel tratto tra Villeneuve e Antibes.
Sopra, il punto in cui la ciclabile si sdoppia e noi dovremmo attraversare sull’altra corsia. In realtà è meglio andare sullo sterrato a sinistra e subito risalire a destra sulla passeggiata rialzata. Qui piccola deviazione: siamo andati in fondo fino a “Le fort Carré”
e siamo tornati indietro. Abbiamo quindi proseguito sulla passeggiata rialzata che ci ha portati all’ingresso del porto-parcheggio di Antibes.
Raggiunto il porto pescherecci
siamo entrati nella città vecchia.
Si sale sulle mura e si pedala costeggiando il mare dall’alto.
Uno sguardo verso la città
e poi scendiamo dalle mura diringendoci verso il capo.
Di seguito alcune foto del periplo di Cap d’Antibes.
Finiamo il periplo sul lungomare ovest di Antibes con una bellissima spiaggia bianca.
Pedaliamo su strada normale verso Golfe Juan.
La strada costeggia il mare e poi, con una leggera salita per superare la ferrovia,
siamo all’inizio della ciclabile
che porta a Cap de la Croisette. Raggiunto il capo la ciclabile si interrompe e noi facciamo il periplo su strada normale, costeggiando il mare,
e raggiungiamo Cannes sull’altro lato della punta.
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