Argine destro del Po
Questa è la quarta tappa della nostra pedalata su ambedue gli argini del Po. Per la pagina iniziale cliccare qui.
Passato il ponte di Ariano Polesine risaliamo sull’argine destro il Po di Goro mentre sulla sinistra abbiamo il Canale Bianco.
Quando manca poco alla biforcazione che dà origine al ramo di Goro, rivediamo sull’altro argine Santamaria della Punta
e subito dopo l’inizio del Po di Goro.
Pedaliamo sull’argine destro, chiuso al traffico veicolare, verso Polesella.
Sotto il ponte sul Po a Polesella.
Dopo il ponte stradale ritorniamo in alto sull’argine
nella frazione Ro del comune di Riva del Po.
Qui l’argine è ciclopedonale ma aperto ai veicoli autorizzati.
Passiamo davanti a Francolino, un altro piccolo agglomerato di casa sotto l’argine,
e poi la ciclopedonale termina sulla strada veicolare. Dopo 700 metri la si può abbandonare facendo uno sterrato che sarebbe vietato.
Però c’è un solco che segnala il passaggio delle bici.
Alla fine dello sterrato ci vuole molta attenzione per l’attraversamento della strada trafficata.
Attraversata la strada troviamo le chiuse del Canale Boicelli
che porta l’acqua del Po a Ferrara. Poi l’argine si allontana dal fiume e vi ritorna molto vicino dopo 9 km.
Incontriamo ora un’altra opera idraulica: il Cavo Napoleonico.
Si chiama così perché fu iniziato durante il regno di Napoleone ma fu terminato molti anni dopo: collega le acque del Po con quelle del Reno e funge da scolmatore quando le piene non sono contemporanee.
L’argine ora si allontana nuovamente perché deve inglobare anche il fiume Panaro. Quindi risaliamo su asfalto l’affluente e quando sbuchiamo sulla strada principale rimaniamo sull’argine che diventa sterrato.
Troviamo un breve tratto di ciclabile al sottopasso ferroviario
che ci porta al ponte sul Panaro.
Superato il fiume pedaliamo sul suo argine sinistro.
e poi ritroviamo il Po
in prossimità delle opere idrauliche della Bonifica Burana-Pilastresi.
Superata la Chiavica del Pilastresi,
sottopassiamo un ponte stradale e arriviamo a Stellata di Bondeno.
Subito dopo il paese fotografiamo a destra la Rocca di Stellata.
Torniamo in vista del Po
e ce ne allontaniamo in prossimità di Sermide.
Dopo il ponte di Sermide
attraversiamo gli impianti della bonifica Reggiana-Mantovana.
Nel 2019 gli impianti erano in rifacimento e quindi non si passava sull’argine ma su una strada più interna davanti all’edificio principale della bonifica.
Incontriamo poi Borgofranco sul Po,
la chiesa di Bonizzo
e Revere con la torre ultima vestigia rimasta di una fortificazione del 1100.
Scendiamo sulla riva del fiume in località “La Rotta”, dove si trova uno dei numerosi approdi turistici
(questo tratto l’avevamo fatto nel 2019, infatti c’è molta acqua nel fiume). In un paesaggio verde
si prosegue fino alla confluenza tra Secchia e Po dove incontriamo un’opera di derivazione (sotto).
Il percorso si mantiene ciclopedonale fino alla località San Siro, poi diventa una strada veicolare, con scarso traffico, fino a San Benedetto Po.
Sopra e sotto, il Po a San Benedetto con il ponte.
Attraversiamo il ponte e raggiungiamo il punto di partenza sull’argine sinistro.