da Aguilas a Água Amarga
L’Andalusia comincia a nord con la provincia di Almeria. La Costa di Almeria inizia con il comune di Pulpì a nord-est e termina a Adra (Abdera) a ovest. Nell’inverno 2023 abbiamo percorso il tratto iniziale, 66,5 chilometri, fino ad Água Amarga nel Parque Natural de Cabo de Gata.
Le tracce gpx e per Google earth sono scaricabili dalla prima pagina: Eurovelo 8.
Usciamo da Aguilas con la RM333 e qualche chilometro dopo incontriamo i cartelli di inizio dell’Andalusia e della provincia di Almeria.
Subito dopo giriamo a sinistra per San Juan de Los Terrenos e rivediamo il mare.
Il paese è una urbanizzazione “a pettine” senza lungomare, quindi lo attraversiamo lungo la via principale e raggiungiamo il mare al termine del paese.
Qui inizia una bella passeggiata vietata alle bici ma senza pedoni, quindi la facciamo!
In prossimità dell’hotel Calipso
scendiamo in strada e alla prima rotonda successiva entriamo in un parcheggio camper sul limitare della spiaggia e poi incontriamo un bel sentiero lungomare.
Alla fine del sentiero troviamo una stradina
che ci porta a Pozo del Esparto, piccolo abitato un po’ malmesso ma con lungomare: il divieto è intelligente, vale solo per le bici in gruppo.
Alla fine del lungomare scendiamo brevemente sulla spiaggia, pedalabile,
e arriviamo su uno spiazzo e quindi sull’asfalto per Cala Panizo.
Pedaliamo su questa stradina per circa 1 chilometro prima di confluire sulla AL7107.
Rimaniamo su questa strada per 10 chilometri serpeggiando tra mare e montagne grigie: panorama inconsueto e bello.
Alla prima rotonda che incontriamo seguiamo l’indicazione per Villaricos
e fotografiamo la costa da un punto panoramico.
Poi continuiamo verso l’abitato costeggiando un porticciolo
e poi prendendo una passeggiata lungomare
che ci conduce ad un altro porto.
Quindi usciamo dall’abitato con un ponte ciclopedonale
che ci porta su uno sterrato. Puntiamo sulla torre
che superiamo per scendere in strada e prendere la ciclabile che si scorge in fondo.
Alla fine del ponte sul Rio Almanzora, attraversiamo la strada
e seguiamo l’argine destro che ci riporta sul mare.
Scendiamo dall’argine per pedalare su un larghissimo spazio vuoto tra mare e coltivazioni.
Costeggiamo il mare
e arriviamo in vista di un canale che ci separa dalla spiaggia di Vera. Per evitare un lungo giro su strade veicolari “guadiamo” il canale insabbiato
e proseguiamo sulla spiaggia dietro la staccionata che si vede nella foto sopra. Dopo 200 metri però, bisogna rientrare sulle stradine interne per aggirare la spiaggia “naturista” di Vera. Dopo un semicerchio di 1,5 chilometri si ritorna al mare dove si può pedalare su passerelle di legno. Simpatico il cartello che specifica gli autorizzati:
ciclisti rilassati sì, ciclisti veloci no. Dopo le passerelle si continua sul lastricato
e poi sullo sterrato. Complessivamente quasi 3 chilometri sulla spiaggia.
Quando termina lo sterrato
bisogna decidere tra un lungo giro interno o un centinaio di metri a piedi sulla sabbia per aggirare un “laghetto” molto carino.
Noi ovviamente scegliamo la sabbia
e rientriamo sul terreno solido con il sentiero che si vede a sinistra nella foto sotto.
Troviamo subito una ciclabile
che seguiamo
fino al porto di Garrucha.
Pedaliamo prima sulla banchina del porto e poi sulla passeggiata lungomare
fino al Castillo de San Ramón
dove scendiamo in strada. Poi un po’ di marciapiede ciclabile
un po’ di lastricato tra i giardini, prima di rassegnarci alla strada veicolare per 4,5 chilometri. Finalmente a una rotonda scorgiamo sulla sinistra una ciclabile che inizia nei pressi di una torre, sede della croce rossa.
Dopo 500 metri, quando compare il cartello di zona “compartida”
lasciamo la ciclabile che termina e andiamo sulla pedonale compartida.
Altri 500 metri e riprende la ciclabile
che termina dopo 1,5 chilometri.
Rimaniamo sul lato sinistro della strada perché dopo pochi metri c’è un cartello di inizio di un sentiero ciclopedonale.
Entriamo nel sentiero
e scopriamo una fantastica traccia sulla roccia a picco sul mare. Sotto alcune foto.
Il sentiero termina sulla spiaggia di Macenas
dove si prende a destra
per salire sulla veicolare e incontrare quasi subito una ciclopedonale sul lato destro della strada.
La seguiamo
fino a quando termina in prossimità di una rotonda.
Ora cominciamo una salita che in 3,4 chilometri ci porta ai 164 metri di altezza di El Sopalmo. Quindi la strada prima scende e poi risale serpeggiando in uno straordinario canyon: le foto non gli rendono giustizia.
In 2 chilometri la strada prima scende e poi risale fino al massimo di 176 metri dove c’è un punto panoramico.
Al termine della discesa una foto alla strada fatta “appiccicata” alla montagna.
La strada continua verso Carboneras: sul lato destro lavori di sbancamento per una futura ciclabile?
Sulla sinistra di una rotonda compare una urbanizzazione
le cui strade ci portano su uno slargo vicino al mare: sulla destra del cartello
inizia uno sterrato lungomare.
Poi qualche decina di metri di passerelle
ci portano sul lungomare pedonale.
Il lungomare termina in prossimità del porto dove entriamo per fare una parallela della strada veicolare.
Poi saliamo sul marciapiede sinistro e dopo un po’ compare una ciclabile con il segnale di Eurovelo8.
È molto breve e quindi proseguiamo su strada passando affianco alla centrale elettrica.
Seguiamo le indicazioni per Água Amarga e risaliamo fino a un punto panoramico da dove si dipartono alcuni sentieri verso il mare o la montagna mentre noi continuiamo su asfalto con dei moderati saliscendi.
Dopo due chilometri inizia una ripida discesa
verso Água Amarga da dove, nel 2022, avevamo iniziato la nostra pedalata nel Parque Natural de Cabo de Gata.