da Huelva a Ayamonte
Percorso di 69,7 chilometri fatto nell’inverno 2023. La nostra pedalata sulla Costa de la Luz è iniziata a Tarifa: cliccare qui per la prima tappa.
Le tracce gpx e per Google earth sono scaricabili dalla prima pagina: Eurovelo 8.
Siamo alla foce del fiume Odel,
una foto nella direzione da cui proveniamo
e poi andiamo a destra nell’abitato di Punta Umbria che è una tipica lottizzazione a pettine senza lungomare. Quasi subito troviamo una ciclabile
che seguiamo per 2,7 chilometri fino a una rotonda della A5050. Sulla sinistra della strada c’è una ciclopedonale tra gli alberi molto piacevole ricca di piccole salite e discese.
La ciclopedonale termina insabbiata davanti a un chiringuito
a lato della A5050. Foto alla spiaggia e alle splendide dune
e si continua con la strada veicolare per circa 2 chilometri fino a quando a destra compare l’inizio della ciclabile.
Si potrebbe continuare diritto con la strada veicolare ma noi preferiamo risalire di 500 metri la strada per Huelva con la pista.
Quasi nel punto in cui avevamo deviato per Punta Umbría, la ciclabile passa sul lato sinistro e ridiscendiamo verso El Portil. La pista segue le ondulazioni delle dune.
In prossimità di El Portil si sbuca in strada,
prima una foto alla Laguna del Portil
e poi si passa dall’altro lato della strada pedalando su marciapiede.
La ciclabile ci porta al ponticello sull’Arroyo del Gamonales
che sfocia nella bellissima Playa “La Culata” sull’argine del Rio Pedras: la lunga striscia di sabbia che abbiamo difronte non è un’isola bensì l’altra riva del fiume.
Foto all’arroyo
e alla spiaggia verso la foce.
Torniamo indietro, attraversiamo il ponticello e continuiamo sulla ciclopedonale.
La pista affianca la strada e sembra continuare dalla parte opposta:
ma è un tratto brevissimo e torniamo a pedalare sulla veicolare per oltre 2 chilometri fino al porticciolo di San Miguel.
Brevissimo tratto di lungomare di una urbanizzazione,
torniamo sulla strada per circa 2 chilometri e di nuovo sul mare a El Rompido.
Anche qui lungomare brevissimo, andiamo sulla strada verso il faro e poco prima incontriamo una ciclabile che seguiamo.
Finito il tratto cittadino in rosso comincia il tratto extraurbano in verde.
La ciclabile affianca la strada che da El Rompido porta a Cartaya dove termina
in prossimità degli impianti sportivi. Attraversiamo il paese
e proviamo a vedere se possiamo andare a Lepe con la Via Verde del Litoral. L’ex ferrovia si presenta bene all’inizio
ma poi diventa “scomoda” e quindi andiamo verso Lepe con la strada veicolare. (Avevamo già tentato di percorrere questa ex ferrovia partendo da Ayamonte ma eravamo riusciti a fare solo i primi 14 chilometri).
Dopo 6 chilometri di noiosa strada veicolare raggiungiamo il km 0 della HV 4126 all’uscita di Lepe
e la percorriamo per 4 chilometri fino al porticciolo di El Terron.
Usciamo dal parcheggio e dopo 100 metri entriamo nel Sendero Litoral de Nueva Umbría.
Il sentiero ci porta alle spalle della duna dove dobbiamo prendere a destra
ma prima ci portiamo sul mare con la passerella.
Proseguiamo con il magnifico sentiero
fino all’urbanizzazione La Antilla.
Appena possibile torniamo sul mare
anche in senso vietato ma è febbraio e non c’è nessuno. Poi cominciano i lungomare prima di La Antilla
e poi di Islantilla.
Ogni tanto ci sono passerelle sulle dune che portano al mare.
Dopo l’ultimo lungomare di Islantilla
inizia un sentiero dietro la duna
troppo insabbiato per noi. Rientriamo leggermente e costeggiamo il bosco.
Proviamo di nuovo il sentiero ma la sabbia è troppo morbida e quindi dobbiamo rientrare sulla strada veicolare A5054 che percorriamo per circa 5 chilometri fino a quando notiamo dietro il guard rail di sinistra un sentiero
in teoria solo pedonale ma in realtà percorso solo da bici. Il sentiero ci porta sulla spiaggia di Isla Cristina.
Pedaliamo sul bel lungomare fino a quando termina il lastricato
e inizia una tratto su assi molto malmesse e a tratti insabbiate. Ne usciamo appena possibile e raggiungiamo la ciclabile
a sinistra della strada veicolare. Con la pista raggiungiamo la fine dell’isola da cui fotografiamo l’ Isla del Moral difronte.
Costeggiamo la laguna
fino al porto dove purtroppo troviamo il cartello che informa dell’assenza del traghetto.
Ora non resterebbe che raggiungere il ponte della A5150
e all’incrocio con la Via Verde del Litoral
prendere a sinistra quest’ultima fino ad Ayamonte. Noi invece raggiungiamo il porto di Isla del Moral e il molo galleggiante affianco all’edificio azzurro
dove sarebbe giunto il traghetto, non operativo in bassa stagione, e continuiamo da qui. Raggiungiamo il lungomare da cui fotografiamo l’Isla Cristina
e poi pedaliamo sulle passeggiate tra case e duna.
Con una delle solite passerelle sulla duna fotografiamo il mare
e continuiamo sulle passeggiate.
Poi termina la duna
e termina anche la passeggiata. Prendiamo la ciclabile a lato della strada veicolare e poi alla rotonda andiamo verso l’interno seguendo la pista. A sinistra il paesaggio come era prima del boom immobiliare.
Raggiungiamo sempre con la ciclabile la strada principale,
pedaliamo sul ponte del Rio Carreras
ed entriamo in Ayamonte. Quando termina la ciclabile facciamo una via centrale
e sbuchiamo in prossimità del porto.
A destra per 300 metri e abbiamo il traghetto per il Portogallo.
Termina qui la nostra Eurovelo8.
Dall’altra parte del fiume Gaudiana ci aspetta l’Ecovia do Litoral e il tratto portoghese dell’Eurovelo1.