da Agua Amarga a Cabo de Gata e Almeria
Percorso fatto in parte nell’inverno 2020 (da Cabo de Gata ad Almeria) e parte nell’inverno 2022 per un totale di 86,2 km.
Come al solito abbiamo cercato i percorsi più prossimi al mare pedalando su ciclabili, sterrati e, se non si poteva diversamente, strade veicolari. La pedalata sulla costa della Andalusia è cominciata sulla Costa di Almeria nord.
Le tracce gpx e per Google earth sono scaricabili dalla prima pagina: Eurovelo 8.
Siamo a Agua Amarga: facciamo una piccola deviazione per fotografare la spiaggia del paese.
Riprendiamo la strada e seguiamo le indicazioni di Eurovelo8 per San José.
Per un lungo tratto ci allontaniamo dal mare ed entriamo nel cuore del Parque Natural de Cabo de Gata e quindi pedaliamo su asfalto con un paesaggio come quello della foto sotto.
La strada che percorriamo è poco trafficata (in inverno) e, con una graduale salita, in 14 chilometri ci porta ai 180 metri di Fernan Perez. Qui ci immettiamo in una strada molto più trafficata per 7 km fino al bivio di Las Negras. In questo tratto tocchiamo l’altezza massima di 259 metri. Al bivio prendiamo per San José e la strada torna a essere poco trafficata. Intanto la discesa è finita e risaliamo fino a 126 metri. Superato il passo ci fermiamo al Miraduro Amatista che si raggiunge con un breve sentierino.
Una foto al mare nella nostra direzione di marcia
e una in senso opposto.
Tutto il percorso fino a San José lo facciamo su strade simili a quella sotto
e in un paesaggio come quello sotto.
Arrivati a San José ci dirigiamo verso il porto turistico da dove fotografiamo la spiaggia e il paese.
Poi, con un po’ di lungomare e un po’ di strade interne, andiamo dall’altra parte del paese
e saliamo fino all’inizio dello sterrato
che ci porterà a Cabo de Gata. Questa è la parte più bella del percorso. Un centinaio di metri di leggera salita e si apre una magnifica vista sulla vallata.
Prendiamo a sinistra un sentiero
che ci porta a Playa Genovese.
Un cartello turistico ci informa dell’origine del nome: qui sbarcarono un contingente di genovesi e uno di andalusi per combattere gli arabi di Almeria che avevano il monopolio del commercio della seta.
Torniamo sullo sterrato principale
che è aperto anche alle auto fino Playa de Monsun (sotto).
Poi un cancello annuncia lo sterrato aperto solo a bici e pedoni.
Adesso si inizia a salire dolcemente
fino ai 190 metri del cancello di uscita (con l’indicazione Eurovelo8).
Saliamo fino alla torre e fotografiamo la salita fatta
e la discesa da fare.
La discesa è molto ripida su un asfalto pieno di buche: in senso opposto è molto impegnativa. Quando arriviamo in basso si vede bene il faro di Cabo de Gata
Con una piccola deviazione raggiungiamo il faro,
una foto alla scogliera
e torniamo indietro per proseguire verso San Miguel.
Una ripida salita ci porta a 96 metri di altezza e da qui scattiamo un’altra foto al faro.
Poi tutta discesa panoramica fino a La Almadraba (La Tonnara) de Monteleva.
Arrivati al livello del mare
incontriamo la chiesa del paesino
e poi una lunga striscia di asfalto in mezzo al nulla.
Siamo sempre nel parco e in fondo alla striscia di asfalto entriamo nel paesino di San Miguel de Cabo de Gata
di cui percorriamo l’intero lungomare.
Abbiamo deciso di percorrere lo sterrato lungo il mare: è adatto solo a mountain bike, bisogna anche scendere di sella e si può fare solo in periodi lontano dalle piogge. Lo sterrato passa in terreni paludosi e supera canali torrentizi normalmente asciutti.
Sotto, l’inizio dello sterrato, non difficoltoso.
Dopo qualche centinaio di metri lo sterrato finisce
e bisogna spingere la bici sulla sabbia
per superare lo sbocco a mare, insabbiato, dello stagno.
Dopo la sabbia si risale lo stagno per qualche decina di metri e si prende lo sterrato a sinistra.
Qui inizia la parte più difficile del percorso: due tratti pieni di fango superabili solo su una stretta striscia di terreno solido sul bordo dello sterrato, qualche zona insabbiata, e un lungo tratto con fondo di ciotoli grossi. Alla fine abbiamo superato a piedi uno dei torrenti in secca (sotto).
Dopo il torrente in secca lo sterrato diventa agevole, incontriamo una chiesa nel nulla
e sbuchiamo a El Toyo (sullo sfondo).
Qui pedaliamo sul bel lungomare
fino alla zona dei giardini,
scattiamo una foto al mare in direzione di Almeria
e prendiamo la ciclabile vicino all’hotel Barcelò. Alla terza rotonda prendiamo la strada per Almeria. Deviamo verso il mare a Costacabana di cui percorriamo il lungomare
anche se c’è un cartello di divieto di transito alle bici. Alla fine del lungomare si torna sulla strada per Almeria che presenta una larga banchina sul lato mare,
successivamente protetta da guard rail: ma si può anche fare normalmente la strada che non è trafficata (a gennaio). Subito dopo l’università di Almeria, inizia una ciclabile
che ci porta fino al ponte sul fiume Andarax, all’ingresso della città.