dal confine francese a Blanes
Percorso fatto in parte nell’inverno 2022 e in parte nell’inverno 2023 per un totale di 169 chilometri. Dopo il primo tratto iniziale abbiamo seguito le indicazioni di Eurovelo8.
Le tracce gpx e per Google earth sono scaricabili dalla prima pagina: Eurovelo 8.
Questo percorso inizia dal confine franco-spagnolo a 172 metri di altitudine dove termina la strada D914 della Francia e inizia la N260 della Spagna. Un vecchio casello segna la linea di demarcazione: siamo in Spagna.
Dobbiamo fare 21 chilometri sulla N260 prima di poterla lasciare per strade secondarie e sentieri. Cominciamo con una ripida discesa
verso Portbou, primo paese spagnolo.
Quando arriviamo al livello del mare, prendiamo la prima a sinistra
e arriviamo sulla spiaggia di ciottoli del paese.
Ora una ripida salita ci porta a un centinaio di metri di altezza e incontriamo prima 2 cortissime gallerie e poi una lunga circa 500 metri ma ben illuminata. Scendiamo verso Colera, abitato rintanato in un fiordo, risaliamo sull’altro versante e ridiscendiamo verso Llança dove ritroviamo il mare.
Ora si va decisamente verso l’interno con la N260 che lasciamo dopo quasi 10 chilometri quando a sinistra troviamo l’indicazione per Vilajuïga. Fotografiamo le rovine del “Castell de Quermanço”
e continuiamo verso il paese. In centro, vicino a una farmacia, andiamo a sinistra e 100 metri dopo troviamo il “cartello standard” per i sentieri ciclabili che poi troveremo sempre nel resto della Catalunya.
Siamo sulla “Ruta dels Dolmens”
con cui arriviamo all’ingresso di Pau.
Sempre seguendo i cartelli usciamo da Pau e alla rotonda prendiamo per Vilaut.
Adesso dovremmo seguire i cartelli per Roses ma saltiamo il primo per fare una strada un po’ più comoda e prendiamo la deviazione successiva tra i due sifoni della canalizzazione dell’acqua di irrigazione.
In fondo troviamo i cartelli per Roses. Alla fine dello sterrato il percorso ricomincia leggermente a sinistra.
Il nuovo sterrato
ci porta fino alla veicolare GIV6102 che prendiamo verso destra per sbucare nell’area cantieri navali di Empuriabrava.
Andiamo diritti alla rotonda e poi giriamo intorno ai cantieri
per continuare su ciclopedonale
verso l’enorme urbanizzazione di Empuriabrava.
Le case sono costruite sui canali collegati al mare per permettere l’accesso delle imbarcazioni. Con un ponte entriamo nell’abitato che attraversiamo tutto su ciclabile: sotto alcune foto.
Arriviamo al confine sud delimitato dal fiume Muga che attraversiamo grazie ad alcune rampe che ci portano sull’altissima passerella.
Quando scendiamo dall’altra parte andiamo a destra
e poi ci infiliamo subito nel sentiero a sinistra.
Entriamo così nel Parc Natural dels Aiguamolls de l’Empordà.
Il sentiero diventa molto bello nella zona degli acquitrini.
Superato il centro informazioni del parco, dobbiamo andare a destra su asfalto per Sant Pere Pescador: purtroppo il sentiero che attraversa la zona umida è vietato alle bici. Dopo 5 chilometri di strada veicolare entriamo a Sant Pere e ne usciamo con la ciclopedonale sul ponte del Rio Fluvià.
Alla fine del ponte passiamo sull’altro marciapiede e vediamo sotto la scarpata il primo segnale dell’Eurovelo8.
Scendiamo sull’argine,
superiamo il club nautico
e continuiamo lungo il fiume.
Seguiamo sempre i segnali dell’Eurovelo8: il tracciato è ben segnato salvo che all’ingresso di Armentera. Nella foto sotto bisogna andare diritto.
Dopo il paese il percorso torna sullo sterrato e passiamo vicino a una vecchia masseria diventata un agriturismo.
Un po’ di asfalto e poi ancora sterrato e addirittura una traccia di sentiero
prima di arrivare al mare a Sant Martì d’Empuries. Qui inizia una ciclopedonale
che ci porterà a L’Escala. Prima di iniziare la pista visitiamo la città medioevale ben conservata.
Poi foto al mare
e andiamo sulla ciclabile molto bella.
Sulla destra le rovine di un antico insediamento greco e romano.
La ciclabile continua lungo il mare
e nella parte finale è scavata in trincea nella duna.
Qui l’Eurovelo8 devia verso destra mentre noi continuiamo diritto verso L’Escala. Prima troviamo una nuova ciclabile sulla sinistra della strada
e poi entriamo in città.
Prendiamo la seconda a sinistra e torniamo al mare
e con la passeggiata sterrata andiamo verso il centro storico.
Arriviamo sulla piazza davanti alla spiaggia
e poi raggiungiamo la punta con il Monumento alla Gente di Mare
da dove fotografiamo la costa.
Lasciamo la punta
e raggiungiamo il lungomare di ponente e una nuova ciclabile.
Quando finisce continuiamo sul lungomare, ovviamente vietato alle bici, per 300 metri fino al punto nella foto sotto
dove andiamo a destra e poi diritto.
Ora dobbiamo raggiungere il tracciato dell’Eurovelo8. Facciamo un po’ di strade interne e giriamo a sinistra sullo sterrato che passa tra gli edifici rurali nella foto sotto.
Superati i fabbricati
giriamo a destra sul sentiero che ci porta verso la strada GI632 che attraversiamo per andare verso la pista di go-kart.
Circa 500 metri dopo ritroviamo i segnali dell’Eurovelo8.
Questo sentiero evita di fare la parallela stradale molto trafficata.
Continuiamo sul sentiero e cominciamo a intravedere Bellcaire d’Empordà
che poi costeggiamo
prima di entrare in paese.
All’uscita dall’abitato i segnali ci manderebbero a sinistra ma noi andiamo diritto facendo così una scorciatoia.
Superata la rotonda siamo di nuovo sull’Eurovelo8 e alla biforcazione sotto prendiamo a destra (anche qui scorciatoia).
Fotografiamo la chiesa di Ullà
e dopo una rotonda prendiamo di nuovo uno sterrato che ci porta sull’argine del Riu Ter.
Dopo circa 2,5 chilometri attraversiamo il fiume con il ponte di Torroella de Montgrì.
Scendiamo dal ponte e subito a destra troviamo il sentiero.
Dopo 1,3 km, all’incrocio con una strada veicolare, bisogna passare sotto un ponte basso (1,80 m):
la segnaletica invita a scendere di sella. Il resto del percorso, fatto di sterrati e stradine di campagna asfaltate, fino a Palafrugell è perfettamente segnato con i simboli di Eurovelo8. Di seguito alcune foto.
Sopra, lo sterrato lungo il canale Darò Vell.
Sopra, la chiesa di San Martino a Fontanilles.
Sopra, il villaggio di Palau-Sator dalla ciclabile.
Sopra, la chiesa di Sant Julià de Boada.
Sopra, il villaggio di Torrent.
Sopra, il Cami de la Bruguera.
Sopra, il bosco lungo il Cami de la Bruguera.
Sopra, il sentiero in trincea per attraversare la Riera Grossa de Llofriu.
Poco prima di Palafrugell c’è un incrocio non ben segnato: bisogna andare a destra.
Dopo 200 metri di sterrato si incrocia la strada veicolare: sul marciapiede difronte troviamo la ciclabile che termina su una strada asfaltata chiusa al traffico ma aperta alle bici.
Dall’altra parte della strada troviamo i segnali dell’Eurovelo8 e il simbolo della bici sull’asfalto che seguiamo fino all’ingresso di Palafrugell.
Qui non ci sono più segnali dell’Eurovelo8 ma generiche ciclabili cittadine. Noi dobbiamo andare a prendere la Via Verde del Tren Petit, ciclabile sull’ex ferrovia. Prendiamo la veicolare a destra e, dopo 300 metri, troviamo una ciclabile. La percorriamo tutta e, alla rotonda, scendiamo in strada e prendiamo la seconda uscita, poi la prima a sinistra e subito a destra: ecco l’ingresso della
Le Vias Verdes sono le ciclopedonali costruite su ex ferrovie. Sito web: Vias Verdes.
Lo sterrato è ben segnato e noi seguiamo le indicazioni per Palamos. Di seguito alcune foto.
Usciti dalla Via Verde, troviamo subito una ciclabile
che seguiamo per 2 chilometri fino al mare.
Scendiamo giù fino al porto turistico dove troviamo una passeggiata
che ci porta alla Punta de La Ral
con il faro. Qui scendiamo in strada e raggiungiamo il porto pescherecci.
Passiamo tra le reti da pesca
attraversiamo un parcheggio e raggiungiamo lo sterrato
alle spalle della spiaggia.
Poi saliamo sulla ciclabile e quando termina proseguiamo con il lungomare di Palamos, ovviamente vietato.
Quindi facciamo tutto il lungomare di Sant Antoni.
Quasi alla fine del lungomare troviamo una breve ciclabile che facciamo tutta e poi con la veicolare raggiungiamo la C253 che ha una ciclabile sul lato sinistro.
La ciclabile passa poi a destra e di nuovo a sinistra in prossimità di Platja D’Aro.
Poco dopo il cartello degli hotel nella foto sotto
andiamo a sinistra sul lungomare di Platja D’Aro,
ovviamente vietato alle bici. Lo percorriamo tutto fino a quando la foce di un torrente
ci costringe a rientrare, con una ciclabile, sulla strada principale. Superato il torrente con la strada veicolare, andiamo a sinistra e costeggiamo il porto turistico
e prendiamo la prima strada a destra che ci porta in una urbanizzazione chiusa alle auto ma non ai pedoni e ai ciclisti (anche se a quest’ultimi vogliono rendere la vita difficile). Quando si incontra il cancello nella foto sotto,
si potrebbe proseguire diritto facendo un giro un po’ più largo ma è meglio scavalcare il cancello e andare verso il mare.
Si esce dall’urbanizzazione a Platja de Sant Pol alle spalle della spiaggia.
Poi si rientra nel paese e si va prendere la parte terminale della Via Verde del Carrilet Girona – Sant Feliù de Guíxols. All’incrocio sotto si gira a sinistra
e dopo un po’ di asfalto si prosegue sullo sterrato della Via Verde.
Seguiamo la ciclabile fino a Sant Feliu de Guixols
entriamo nel giardino a sinistra,
facciamo dei mini tornanti
ed entriamo sulla parte cittadina della ciclabile.
Continuiamo sulla ciclabile che adesso rivela la sua “matrice di ex ferrovia”.
Sbuchiamo sul porto che costeggiamo fino alla spiaggia cittadina.
Ora dobbiamo andare a prendere la strada costiera per Tossa de Mar: lo facciamo facendo il Camin de Ronda che sale più dolcemente. Ancora una foto al porto di Feliù
e dopo 2,5 chilometri di salita siamo sulla strada per Tossa che dista 19 chilometri. La strada è panoramica e i dislivelli non sono ripidi. Sotto alcune foto.
Alla prima rotonda di Tossa de Mer andiamo a sinistra per raggiungere il lungomare.
Facciamo tutto il lungomare e saliamo al castello.
Dai tornanti fotografiamo la spiaggia
e poi entriamo nel borgo medievale.
Dopo qualche stradina ci avviamo all’uscita dal borgo e dalla cittadina,
ritornando sulla GI682 fino alla periferia di Lloret de Mar. Qui facciamo la solita deviazione per il lungomare
e poi rientriamo sulla GI682 fino a Blanes. A Blanes usciamo dalla strada principale con un sovrappasso ciclopedonale e puntiamo al mare.
Blanes è l’ultimo paese della Costa Brava e da qui in poi la costa diventa piatta e si può finalmente pedalare su sentieri ciclopedonale a lato del mare. In fondo al lungomare rientriamo brevemente all’interno poi prendiamo la stradina a destra nella foto sotto
e la seguiamo fino a salire sull’argine “de la Tordera”.
Il torrente Tordera rappresenta il confine tra Costa Brava e Costa del Maresme. Risaliamo l’argine per 700 metri
e poi prendendo a sinistra nella foto sotto
attraversiamo il guado.
Qui finisce la Costa Brava e inizia la Costa del Maresme.