dal Grau di Moncofa a Valencia
A Moncofa finisce la Costa del Azahar (Zagare) e inizia la Costa Valenciana che termina a Cabo de la Nao.
Nell’inverno 2022 abbiamo percorso la parte nord della Costa Valenciana (58,3 km): da Moncofa a Valencia. Come al solito abbiamo cercato i percorsi più prossimi al mare pedalando su ciclabili, sterrati e, se non si poteva diversamente, strade veicolari.
Le tracce gpx e per Google earth sono scaricabili dalla prima pagina: Eurovelo 8.
Siamo al centro del Grau de Moncofa
e pedaliamo su strada in direzione sud verso Valencia.
Alla fine del lungomare troviamo un interessante sentiero che promette di tenerci vicino al mare e senza auto.
La promessa è confermata quando intravediamo un tipico ponte ciclopedonale
dalla sommità del quale fotografiamo la costa a sud.
Il sentiero continua lungo il mare ma dobbiamo fare una trentina di metri a piedi perché non si riesce a pedalare sui ciottoli.
Alla fine del sentiero si va a sinistra per continuare su quello che sembra una passeggiata in costruzione
e poi si continua sullo sterrato.
Dobbiamo poi rientrare sulla strada veicolare per 600 metri e poi tornare sul lungomare a Xilxes.
In realtà sarebbe proibito alle bici ma siamo in febbraio…
Il lungomare è carino
e quando finisce
si torna sulla strada veicolare interna. La percorriamo per 2 chilometri e poi, in vista delle case, a sinistra su uno sterrato
che ci porta sul mare. Un ponticello
ci permette di superare un canale e raggiungere il lungomare di Casablanca. Qui le bici sono permesse.
In fondo al lungomare troviamo dei lavori in corso
perché il mare ha sconquassato la parte iniziale di una passeggiata su passerelle.
Ma subito dopo le passerelle sono integre
e insieme alla parte classica in mattoni
ci fanno fare 2 chilometri praticamente sulla spiaggia. Dopo dobbiamo tornare sulla strada ma ci sono un sacco di camion e ruspe sulla spiaggia e quindi è probabile che stiano per posare altre passerelle.
Dopo 1,5 chilometri troviamo una ciclabile sul lato sinistro che percorriamo per un po’ per poi lasciarla per fare la strada più vicina al mare (ma senza vista). Anche qui compare una ciclabile disegnata e con il limite di velocità a 10 km/ora.
Finalmente compare un lungomare a Canet d’en Bereguer.
Lo facciamo tutto e una cinquantina di metri dal termine, scendiamo in strada. Facciamo una rotonda, poi uno sterrato sabbioso, una brevissima pista in cemento sulla foce di un canale (con cartelli che avvisano del pericolo di inondazione) e infine uno sterrato
per arrivare sul lungomare del Porto di Sagunto.
Alla fine del lungomare dobbiamo aggirare il porto di Sagunto e la zona industriale: 3,5 chilometri di strada veicolare molto trafficata, con molti camion nella parte iniziale. Alla fine di questo tratto saliamo su marciapiede per superare un divieto di accesso
e prendiamo subito la stradina a sinistra
che ci porta al “pueblo” El Grau Vell.
Con le case finisce anche l’asfalto e uno sterrato ci porta alla zona umida protetta Marjal dels Moros.
Entriamo nella zona protetta con l’apertura a destra sotto i cartelli
e seguiamo il sentiero più breve per tornare al mare. Dobbiamo prima inoltrarci nello zona umida,
poi prendere un sentiero verso sinistra
e poi cominciare a tornare verso il mare.
Un cancello ci sbarra l’uscita
ma prima un ponticello a sinistra
e subito dopo un altro con una semplice catena bassa
ci permettono di uscire su uno sterrato fuori dalla zona protetta. Continuiamo verso il mare e con ultimo ponte su un canale di regolazione delle acque
usciamo in una zona abitata. Siamo alla Playa de Puzol.
Oltre 2 chilometri di passeggiata
e poi scendiamo in strada, 100 metri in senso vietato, superiamo un canale con un ponte e ci troviamo al bivio sotto. Andiamo diritto
e un lungo sterrato
ci porta all’urbanizzazione successiva: Club Play Puig.
Si pedala prima su un lungomare ampio
poi su una stretta striscia tra sabbia e abitazioni
poi su sterrato e infine si torna su un lungomare.
Alla fine del lungomare “rosso” alcune passerelle
ci permettono di salire sul lungomare di Platja de la Pobla de Farnais
Facciamo tutto il lungomare, fotografiamo l’imboccatura del porto
e poi dobbiamo scendere in strada. Dopo 2 chilometri siamo sul cavalcavia autostradale e dobbiamo percorrere una complanare lato terra perché lo spazio tra l’autostrada lato mare e i frangiflutti di protezione, è riempito di materiale di riporto non pedalabile. Quattro chilometri dopo il cavalcavia, un ponte ciclopedonale ci permette di scavalcare nuovamente l’autostrada e andare sul lato mare.
Foto alla costa nord dal ponte
e poi scendiamo dal lato sud per trovare subito una ciclabile
che ci porta fino ad Alboraia. Qui troviamo il complesso immobiliare di Port Sa Platja
che possiamo aggirare andando diritto sulla ciclopedonale. Oppure, andando a sinistra verso il mare, possiamo entrare nel complesso dal passaggio nella foto sotto,
fare l’intero giro delle banchine (ma forse non sono ciclabili)
e uscire dal passaggio sotto.
Noi abbiamo fatto entrambi i percorsi riprendendo comunque a pedalare sul lungomare di Alboraia.
Conviene uscire dalla passeggiata nel punto della foto sotto
perché il lungomare finisce poco dopo con dei gradini. Facciamo un po’ di sterrato fino al ponte ciclopedonale.
Superato il ponte, un percorso misto strada-ciclabile ci porta sul lungomare della spiaggia Malvarosa.
Un’ultima foto alla spiaggia
e poi dobbiamo lasciare il lungomare che nell’ultimo tratto è vietato alle bici. Seguiamo prima la ciclabile, poi facciamo una scorciatoia sul marciapiede ed entriamo nel porto.
Usciamo dalla zona portuale dopo l’edificio dell’autorità portuale
e riprendiamo la ciclabile che ci accompagnerà per circa 20 chilometri. Dopo aver aggirato tutta l’area portuale superiamo con un ponte ciclabile il fiume Turia e iniziamo il percorso sulla Costa valenciana sud.
La pedalata continua sulla Costa Valenciana sud (cliccare).