Grecia 2023: Cicladi in barca a vela
Finita l’epoca delle navigazioni che occupavano l’intera estate e venduta la barca, abbiamo preso in charter un Dufour 460 Grand Large. La base operativa è nel marina di Alimos, non lontano da Atene, e partiremo da qui per un giro nelle Cicladi e lasceremo la barca a Paros dopo tre settimane.
Sopra, la rotta seguita; è anche scaricabile con Google earth cliccando qui.
27 maggio mattina, Alimos
Siamo reduci da un giro in auto nel Peloponneso e quindi arriviamo ad Alimos con qualche giorno di anticipo. Contattiamo il “base manager” il quale, visto che la barca non era affittata nella settimana precedente, molto gentilmente ci concede l’imbarco alle 12 invece che all’orario canonico delle 17,00: avrebbe potuto fare meglio e farci partire la mattina. Il marina è enorme, sotto una immagine da Google earth.
Tutte le info sul sito Alimos marina. Molti navigatori con barca propria, riferiscono di aver ricevuto, dopo la partenza, addebiti per il recupero con il sub della cimetta di banchina della trappa: molto strano che si sia slegata da sola. Qualcuno fa il furbo? Tutte le segnalazioni riguardano ormeggi di barche private non le società di charter.
27 maggio sera, Ormos Fikiada, Kithnos
Partiamo il più in fretta possibile e dopo 7 ore di navigazione, in gran parte con 20 nodi di vento al traverso, arriviamo a Ormos Fikiada:
la baia si trova a est di una barra di sabbia che la divide da Ormos Kolona. Noi caliamo l’ancora in 4 metri d’acqua davanti alla spiaggia nord.
La tenuta sulla sabbia è ottima e nessun problema con le raffiche di meltemi che continuano fino a mezzanotte.
28-29 maggio, Merika, Kithnos
La mattina dopo cerchiamo un posto nel porticciolo di Merika a circa 1,5 miglia di distanza. Prima telefoniamo al responsabile del porto, +306944061268, che ci dice che non prende prenotazioni e quindi di richiamare più tardi. Verso le 10,30 andiamo verso il porto (sotto)
e aspettiamo davanti alla banchina che si liberi un posto. La banchina ha una quindicina di ormeggi con ancora: bisogna dare molta catena perché è investita da venti al traverso da ovest. Comunque c’è un moletto che protegge dal moto ondoso.
Rifiutiamo il posto al pontile galleggiante (sotto), vuoto quando siamo arrivati,
perché ha i venti prevalenti in prua ed è privo di protezione dal moto ondoso. Finalmente dopo una mezz’ora e dopo aver tagliato la strada a un furbacchione che non voleva rispettare l’ordine di arrivo, spunta il posto per noi. Un’altra decina di posti sono disponibili dopo la partenza dell’ultimo traghetto, verso le 18,30 in maggio, ma devono essere lasciati liberi alle 8,30 del mattino.
Prezzo 15 euro/giorno, compreso elettricità, per il nostro 46 piedi charter, 30-40% in più per le barche private. Spiaggetta alla sinistra del porto entrando e il paesino è piacevole
ed è pieno di ristoranti. Il secondo giorno visitiamo anche la chora che è tenuta molto bene con molti lavori di recupero degli edifici: sotto alcune foto.
Vicino a una delle chiese c’è anche un minuscolo cimitero cattolico (sotto).
Nel medioevo l’isola fu prima sotto il dominio dei Franchi e poi di Venezia: da qui la presenza di cattolici.
30-31 maggio, Platys Gialos, Sifnos
Sifnos è la nostra isola cicladica preferita e Platys Gialos il marina più rilassante. Circa 15 posti barche con trappa, compresi quelli che sembrano ormeggi permanenti. Il porto è ben ridossato dal meltemi anche se arrivano forti raffiche di catabatico. Quando siamo stati qui qualche anno fa, uno skipper italiano che faceva noleggio ci disse che con burrasca da sud le onde scavalcano il frangiflutti ma basta ormeggiarsi sul lato nord normalmente riservato ai locali. Sotto, la baia,
l’ingresso del marina
e la banchina sud: prezzo 17 euro/notte per un 46 piedi, sia privato che charter, compreso luce ed acqua. Telefono +306943267278: risponde Maria, l’efficiente capitana del porto.
A sinistra della prima barca nella foto c’è la zona pescherecci. All’ingresso del marina una bella spiaggia di sabbia.
Assolutamente da non mancare è la visita al Kastro, in via di risanamento, che troviamo sempre più bello. Sotto alcune foto.
La stradina centrale.
Una ex casa diventata collegamento tra la passeggiata a picco sul mare e il centro dell’abitato.
Un gruppo di case a picco sul mare.
La scalinata che conduce alla porta di ingresso sud.
Un’altra vista della stradina centrale.
La chiesa dei sette martiri vista dal Kastro.
ALTRI PORTI DI SIFNOS
Kamares
Il porto principale di Sifnos è Kamares dove arrivano i traghetti. Si trova in fondo a un fiordo (sotto) sulla costa occidentale.
Sotto, il fanale di ingresso
e la baia dietro il molo traghetti.
Una decina di posti barca sulla banchina sud. Ormeggio con ancora. Costa la metà del marina di Platys Gialos ma è esposto ai venti catabatici che scendono dalla montagna.
Vathi
Splendida baia sul lato ovest dell’isola aperta solo a ponente.
Rifugio consigliato in caso di meltemi forte.
Esiste anche un moletto dove ci si può legare la poppa dopo aver ancorato. Si mette molta catena perché il fondale più vicino al molo è roccioso. Profondità al molo 2,2 metri. Disponibile anche un posto laterale.
Presente la colonnina per l’elettricità.
Bellissima la chiesetta alla radice del molo.
Diverse trattorie sulla spiaggia.
1 giugno, Paroika, Paros
Tre ore di navigazione per raggiungere Paroika, porto traghetti dell’isola di Paros. Sotto, la baia e la città con il porto a destra.
Posto all’interno per una decine di barche ma il venerdì e il sabato tutti i posti sono riservati ai charter. Sotto la banchina transiti e l’ingresso del porto.
All’interno del porto sono disponibili le trappe: prezzo 7,7 euro per un 46 piedi, acqua ed elettricità con scheda. Altri 15 posti all’esterno del molo con ancora: gli ormeggi esterni sono esposti al meltemi. Conviene prenotare almeno un paio di giorni prima: tel. +306979982381.
Paroika è un tipico paese cicladico bello ma che ha perso la sua autenticità: ora purtroppo è un posto “fighetto” a imitazione di Mikonos. Sotto alcune foto degli angoli non ancora invasi da bar e ristoranti alla moda e da negozi di oggetti “esclusivi” che si trovano dappertutto.
2-3 giugno, Ormos Agios Ioannis, Paros
Oggi è prevista pioggia ma non si può rimanere in porto perché è venerdì e devono rientrare i charter, quindi ci muoviamo verso la baia a nord dell’isola distante circa un’ora di navigazione. Ovviamente a Naoussa non c’è un posto libero e quindi caliamo l’ancora nella splendida baia di San Giovanni ottimamente protetta da nord. Fondale di 5-6 metri, sabbia. Naturalmente durante la manovra inizia a piovere. Sabato splendida giornata di sole in baia.
Purtroppo quella che era una magnifica spiaggia silenziosa è diventata un luogo di animazione con musica bum-bum e base di sci d’acqua e moto d’acqua.
Faremo il bagno nella spiaggetta vicina.
4-7 giugno, Mykonos
Partenza alle 6,30 per Mykonos: il meltemi è dato in aumento e lo avremo direttamente in prua. Fortunatamente durante la nostra navigazione non supera i 13 nodi e dopo le nove siamo alla banchina carburanti del porto di Mikonos. Sotto, l’ingresso del marina
con a destra la banchina carburante per il transito. Chi riesce ad avere l’ormeggio può invece fare arrivare l’autobotte (questo il numero di Eko: +302289022409 ma ci sono altri) alla radice del molo.
Sotto, 2 foto dei pontili, sempre a destra entrando.
Ottenere un ormeggio dipende “dagli dei”. Bisogna mandare un SMS al capitano del porto (tel. +306946942091) 24 ore prima dell’arrivo e attendere fiduciosi la risposta: alcuni fortunati ricevono l’ok, la maggior parte non ricevono risposta. Noi non abbiamo ricevuto risposta ma avendo una barca charter abbiamo chiamato il “manager della base” che è riuscito a farci assegnare l’ormeggio dopo un paio di ore di attesa al molo carburante. Prezzo per 4 giorni, con 46 piedi charter, 20 euro, compreso luce ed acqua. Per un’equivalente barca privata dovrebbe essere sui 15 euro/giorno ma non abbiamo avuto una risposta precisa. Al netto di barche e catamarani locali dovrebbero esserci meno di una decina di posti per il transito.
La chora dista circa 2,5 chilometri dal marina e si può raggiungere o con un autobus o con il “sea bus”, una barca che fa la spola tra il molo crociere e il porto cittadino con fermata al marina: prezzo 2 euro. Il porto del paese
è riservato ai megayacht. Sotto, la chora dal porto.
I luoghi più caratteristici della chora sono il quartiere “Venezia”, sotto,
e la collina dei mulini a vento.
La chora conserva ancora dei punti “più privati”
ma per il resto è un bordello di negozi, ristoranti e bar “alla moda”,
con prezzi “alla moda”, pieni di fauna “alla moda”.
Siamo rimasti in porto 4 giorni perché avevamo un cambio equipaggio e l’aeroporto e ben collegato con l’Italia ma avremmo voluto fuggire prima: oltre al bordello in paese abbiamo avuto in porto, investito dal catabatico, 20 nodi costanti con raffiche a 30 nodi 3 giorni su 4.
8-9 giugno, Agios Ionnis, Paros
Alle 6 del mattino “scappiamo” da Mykonos mentre sta montando il meltemi. Dopo 2,5 ore di navigazione caliamo l’ancora nella splendida baia a nord di Paros dove siamo già stati il 2 giugno. Giornata splendida, temperatura dell’acqua appena sufficiente, Miria coraggiosamente dà l’esempio tuffandosi per prima. Il pomeriggio viene movimentato dall’arrivo di un 41 piedi francese che, nel tentativo di ormeggiare con la cima di poppa, si infila sulla secca sotto la chiesetta. Per fortuna i greci che gestiscono lo sci d’acqua arrivano in loro soccorso. Dopo una mezz’ora di tentativi riescono a disincagliare la barca inclinandola con una cima legata in testa d’albero.
La giornata successiva si presenta ancora più calda e quindi si rimane in baia.
10 giugno mattina, Kato Koufunissi
Partiamo presto al mattino con destinazione Pano Koufunissi che dista circa 4 ore di navigazione. Navighiamo con un leggero vento da nord. Prima di raggiungere il piccolo marina ci fermiamo in baia a Kato Koufunissi.
Caliamo l’ancora su un fondale di 5 metri di sabbia: sembra buon tenitore. La baia è protetta da nord ma completamente aperta a sud. Questa baia potrebbe essere la destinazione di una notte ma prima dobbiamo vedere Pano Koufunissi.
10 giugno sera e 11 giugno, Pano Koufunissi
Salpiamo da Kato e ci dirigiamo verso il piccolo marina di Pano Koufunissi.
Ormeggi per una ventina di barche quasi tutti con trappa. Le trappe sono corte, adatte per barche fino a 15 metri. Prezzo per il nostro 46 piedi, 37 euro. Internet disponibile gratuitamente.
Il marina è delizioso così come l’abitato vicino
e la spiaggetta.
Sotto, la rada tra spiaggia e banchina traghetti dove si fermano molte barche.
Il paesino è carino, l’acqua della spiaggetta ha dei colori straordinari, rimaniamo qui due notti. Dedichiamo la domenica alla visita dell’isola. Purtroppo la giornata non è granché: un ristoratore dove abbiamo pranzato ci dice che è stato il peggior maggio che lui ricordi e che in gennaio è persino nevicato! L’isola è bella ma è in pieno boom edilizio: farà la fine di Mykonos. Sotto, il porticciolo pescatori
e altre foto dell’isola.
12 giugno, Myrsini, Skinousa
Partenza con comodo verso Skinousa dove ci fermiamo attraccati al moletto con 45 metri di catena. Posto per 8-9 barche. Prezzo 0,47 euro/metro/giorno solare + iva (1 notte equivale a 2 giorni).
Purtroppo il luogo è diventato molto frequentato ed hanno installato anche le colonnine acqua ed elettricità con scheda (10 euro). C’è anche un addetto che aiuta nell’ormeggio. Anche l’ufficio della guardia costiera è stato ristrutturato: fino a 5-6 anni fa era abbandonato e si entrava dentro per attaccarsi alle prese elettriche.
Difronte al molo la spiaggetta.
13-15 giugno, Ios
La novità di giugno 2023 nel porto di Ios
è il ripristino delle trappe alla banchina est mentre la banchina sud non è agibile per lavori al termine dei quali pare sarà dotata di trappe: la capitaneria di porto sembrava scettica sulla durata dei lavori. Inoltre è diventato più ordinato il pagamento dell’ormeggio che si fa all’agenzia “acteon”: 7 euro per un 46 piedi, acqua e luce con scheda. Sotto le banchine nord e est.
Nove posti con trappa alla banchina est e 6-7 posti con ancora alla banchina nord. Il primo giorno ormeggi tutti occupati alle 13.00, il secondo giorno alle 14,00. Come al solito l’arrivo dei traghetti provoca risacca significativa.
Abbiamo mangiato molto bene alla trattoria “the Mills”, cibo greco a prezzi greci. Sotto, i vecchi mulini.
Sotto, la chiesa di San Nicola sulla sommità della montagna.
Sotto, la chora vista dall’alto della chiesa di San Nicola.
Altre immagini della chora che ancora resiste alla trasformazione nell’ennesima “Mykonos”.
16 giugno mattino, Nisidhes Pentaronisi
Si parte con comodo in direzione di Paros: domani mattina una parte dell’equipaggio deve prendere il traghetto per Atene. Dopo poco più di 2 ore di navigazione ci fermiamo tra le isolette Panteronisi.
Tra le isole una zona di acqua turchese dove si può ancorare su 5-6 metri di fondale di sabbia.
Il portolano consiglia l’ancoraggio solo con tempo stabile: siamo fortunati perché oggi è uno dei pochissimi giorni senza vento delle Cicladi.
I passaggi tra le isole non si possono fare con le barche a vela: meglio ancorare a sud dove c’è sabbia più spessa mentre a nord sotto un sottile strato di sabbia c’è subito roccia.
15-16 giugno, Paroika, Paros
Nel pomeriggio andiamo verso Paroika dove riusciamo a ormeggiare in porto grazie all’intercessione del capobase della società di charter: in teoria dovevamo rientrare il venerdì e non il giovedì. Per ormeggiare il giovedì avremmo dovuto chiamare il capitano del porto e chiedere il permesso. Siamo già stati a Paroika il primo giugno: lì tutte le info. Oggi parte una parte dell’equipaggio, domani lasciamo la barca e torniamo in traghetto ad Atene.