Dalla Lombardia al Delta del Po
Nell’ottobre 2019 e poi a marzo 2022 abbiamo pedalato sugli argini del Po. Siamo partiti da Pavia e abbiamo raggiunto il Po dopo la confluenza del Ticino. Abbiamo percorso il tratto lombardo fino al Mincio e poi abbiamo raggiunto il Delta sull’argine sinistro e siamo tornati indietro sull’argine destro. Nell’immagine sopra, in blu la discesa a mare e in rosso la risalita a monte.
L’argine destro, dopo il Mincio, è quasi tutto ciclopedonale o con accesso consentito solo a veicoli autorizzati, mentre sull’argine sinistro ci sono tratti di strada normale, alcuni trafficati.
L’argine sinistro non ha interruzioni di continuità e quindi si arriva direttamente alla foce dopo 158 km dalla confluenza del Mincio mentre l’argine destro si allontana dal corso principale del fiume prima per inglobare la confluenza del Panaro e poi a causa della biforcazione del Po di Goro.
In prossimità della foce abbiamo fatto anche una deviazione verso la Sacca di Scardovari e l’isola di Polesine Camerini e quindi in totale abbiamo percorso 248 chilometri sulla destra del Po.
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Il Po, nel 2019, tra Melara e Bergantino.
Papozze, tipico paesino sotto l’argine con la chiesa rivolta al fiume.
L’inizio del Po di Levante sull’argine sinistro.
L’inizio del Po di Goro sull’argine destro.
Il Cavo napoleonico che unisce le acque del Po e del Reno.
La rocca di Stellata di Bondeno.
L’impianto principale della bonifica reggiana-mantovana.
Cliccare per la prima tappa: dal Ticino alla confluenza del Mincio.