Le tracce gpx e per Google earth sono scaricabili dalla prima pagina: Ecovia do Litoral.
Lasciamo Armaçao de Pêra con un piccolo tratto su marciapiede.
per evitare due fastidiose rotonde sulla strada trafficata. Così riusciamo a prendere direttamente la strada secondaria che si snoda nelle urbanizzazioni. Impossibile raggiungere, o anche solo vedere, il mare prima dell’eremo di Nossa Senhora da Rocha.
Una foto in direzione di Armaçao
e poi tentiamo di costeggiare il mare.
Purtroppo in vista della Praia do Barranco, il sentiero diventa troppo accidentato
e siamo costretti a tornare indietro nell’urbanizzazione. Ci muoviamo verso l’interno e dopo aver incontrato un cartello indicatore dell’Ecovia do Litoral prendiamo a sinistra per poi incontrare a destra lo sterrato.
Seguiamo lo sterrato e ogni tanto vediamo un cartello indicatore come quello di sotto.
L’Ecovia però va verso l’interno mentre noi prendiamo la prima deviazione che ci riporta verso il mare: raggiungiamo Praia da Marinha con le falesie spettacolari della vicina Praia da Mesquita. Ci inoltriamo tra i cespugli per qualche foto
ma l’ennesimo “barranco” ci costringe a tornare indietro. Ritorniamo sull’asfalto in direzione di Benagil dove il barranco ci costringe a una rapida discesa al livello del mare
e a una faticosa risalita dall’altra parte.
Al culmine della salita prendiamo a sinistra, ci inoltriamo nell’abitato e poi prendiamo un promettente sterrato lungo la costa ma finiamo davanti all’ennesimo barranco: questa volta il sentiero c’è ma … a scalini.
Siamo a Praia do Carvalho e torniamo indietro per l’ennesima volta. Proseguiamo con la strada asfaltata, entriamo in una urbanizzazione, facciamo un nuovo su e giù per un barranco a Vale de Centianes e raggiungiamo Algar Seco. Qui, finalmente, qualche centinaio di metri su una spettacolare passerella a picco sul mare.
Dopo la passerella una ripida discesa per la spiaggia di Carvoeiro.
Praticamente Carvoeiro si sviluppa ai due lati del barranco: appena arrivati giù, dobbiamo risalire dall’altra parte. La salita è durissima nonostante la pedalata assistita!
Una foto a Praia do Paraiso
e dobbiano lasciare la costa. Ora strada banale e noiosa fino a Ferragudo. Poco prima di Ferragudo, ci infiliamo in una urbanizzazione per cercare di raggiungere il mare. Fotografiamo il molo di levante del porto di Portimão
e lo sbocco a mare del fiume Arade.
Rapida discesa verso Ferragudo, in fondo prendiamo uno sterrato che ci porta al mare.
In fondo allo sterrato sembra che non ci sia il passaggio, ma c’è ad angolo retto
e su sbuca sul molo.
Facciamo tutto il molo, prendiamo il secondo ponte a sinistra su un piccolo canale, e fotografiamo Ferragudo dall’altro lato.
Seguiamo la strada che ci porta verso il ponte sull’Arade. Dopo l’ultima rotonda inizia a sinistra una breve ciclabile inutile che si arresta prima del ponte dove c’è un percorso protetto ma con il divieto di accesso alle bici. Comunque subito dopo il ponte si prende a sinistra e, appena possibile, prima marciapiede e poi molo.
La ciclabile si snoda per tutto il molo
per terminare dopo il museo navale. Si rimane sul marciapiede prendendo il passaggio sotto
e si sbuca su uno sterrato intorno al porto commerciale. Se si prosegue diritto verso il marina bisogna tornare indietro quindi prendiamo a destra alla rotonda e andiamo sulla strada principale. Facciamo un’altra rotonda e poi saliamo verso la Fortaleza di Santa Caterina. La strada diventa a senso unico opposto e quindi proseguiamo sul marciapiede. Dalla Fortaleza fotografiamo il marina
e l’ingresso del porto tra i due lunghi moli.