Grecia 2022: Isole Ioniche e Albania
La navigazione è piu bella sulle barche degli amici (Confucio).
31 agosto, Manfredonia
Riceviamo e prontamente accogliamo un gentile invito a navigare verso la Grecia a bordo di un sun odyssey 519: solo in 2, una meraviglia. Ci imbarchiamo in serata.
1 e 2 settembre, Monopoli
Partenza all’alba da Manfredonia con un leggero libeccio che ci permette di aprire il fiocco guadagnando un nodo. Il cielo minaccia pioggia che arriva puntuale mentre entriamo nel porto di Bari per fare il pieno di carburante. Ripartiamo per Monopoli senza pioggia e ormeggiamo al molo Margherita (sotto), subito a sinistra entrando.
Posto per 5/6 barche all’inglese, poi il fondale diventa insufficiente verso la radice del molo e ci sono le barche locali (sotto, il castello alla radice del molo).
Ridosso da tutti i quadranti. Un maestrale sostenuto spinge le barche verso la banchina mettendo a dura prova i parabordi. Per ormeggiare al molo Margherita è necessario chiamare prima la Capitaneria, tel. 080 930 3105, e poi andarci di persona per compilare un modulo. Ci si può fermare solo 24 ore salvo proroga per condizioni meteo-marine avverse. Sotto, “la porta” che collega il centro storico con il porto e il molo Margherita visto dalla porta.
A sera arriva un forte acquazzone che continua a tratti anche l’indomani mattina: la pioggia e un maestrale fresco giustificano la richiesta alla capitaneria di una proroga di 24 ore che ci permette di goderci il bel centro storico di Monopoli per un giorno intero.
Buon rapporto qualità/prezzo al ristorante San Domenico in prossimità della piazza principale (tel.0809371992). Buona anche la puccia con tonno fresco e burrata di Andria del locale The King, non molto lontano dal molo.
3 settembre, Otranto
Partenza all’alba per Otranto. Il maestrale è quasi cessato del tutto lasciando una fastidiosa onda residua al giardinetto. Lunga navigazione verso Otranto dove arriviamo alle 17,00.
Vento quasi assente e quindi diamo fondo in rada
a ovest della boa verde che segnala l’ingresso del mini porto, sotto al castello, adatto a piccole imbarcazioni.
La rada è aperta a Nord-est e quindi inutilizzabile con i venti prevalenti dal 1° quadrante. Sarebbe anche possibile ormeggiare alla banchina davanti alla Capitaneria ma un salentino, incontrato poi a Erikoussa, ci racconta la gestione tipicamente italiana di questa banchina. In teoria è una banchina transiti che dovrebbe funzionare come a Monopoli: basta chiedere il permesso in Capitaneria. In realtà esistono anche dei corpi morti di un concessionario quindi si può o chiamare la Capitaneria e usare la propria ancora (ormeggio gratuito) o telefonare al gestore (3397998073) e prendere la trappa pagando da 30 a 60 euro.
Comunque è quasi impossibile trovare posto perché usata in permanenza dai locali.
4-6 settembre, Erikoussa
All’alba usciamo dal porto di Otranto e l’Albania sembra lì a due passi.
Dopo otto ore di navigazione, sempre con l’Albania alla nostra sinistra, arriviamo a Erikoussa.
Ormeggiamo al marina semivuoto (tel. +302663071050, WhatsApp +306944608472): 32,5 euro/giorno per un 15 metri più 10 euro per luce ed acqua.
Ci sono circa 40 posti barca con corpo morto, tranne i primi all’ingresso. Due giorni su tre abbiamo avuto un fastidioso catabatico dalle 18,00 alle 21,00. Se il marina è pieno, come l’anno scorso, si sta alla fonda in rada perfettamente ridossata dai venti prevalenti da Nord. Bisogna stare lontani dal molo di ingresso (quello a destra nella foto sotto) perché ormeggia il traghetto per Corfù.
L’abitato di Erikoussa si affaccia lungo una stradina che dal moletto del traghetto, ora inglobato nel nuovo marina, si inoltra all’interno dell’isola sbucando sulla costa nord.
L’isola è minuscola e si popola solo d’estate. Se si passa di qui a inizio o fine stagione si può ormeggiare quasi in spiaggia con una straordinaria trasparenza dell’acqua (sotto, la spiaggia).
Ovviamente in agosto ci sono le boe per l’area bagnanti e quindi si cala l’ancora un po’ lontano su un fondale di 5 metri. Quasi ovunque sabbia, ottimo tenitore.
La prima sera ci fiondiamo al ristorante dello scorso anno ma purtroppo la stagione è al termine ed è sprovvisto di pesce.
La sera successiva proviamo la cucina dell’hotel Erikoussa: rimarchevole la millefoglie di melanzane e buono il gyros. In un precedente passaggio avevamo provato il ristorante-albergo aperto da una coppia di italiani sulla spiaggia: cucina diversa dalle solite trattorie greche così come i prezzi.
7 settembre, Corfù
Salpiamo con comodo da Erikoussa e dopo circa 3 ore di navigazione raggiungiamo il faro che segna il punto più orientale di Corfù.
Alle spalle del faro si intravede la città albanese di Saranda.
Facciamo il pieno di gasolio a 2,1 euro/litro nel marina di Gouvia e raggiungiamo il Mandraki marina sotto la fortezza di Corfù.
Tutte le info su Kerkira e il marina di Mandraki, qui.
8 settembre, Syvota
La mattina rafforziamo l’equipaggio con Massimo appena arrivato dall’Italia e reduce da 2000 miglia di barca per trasferimenti nel Mediterraneo. Partenza per Syvota dove ormeggiamo nel porto: trappa 30 euro, inclusa elettricità e acqua. Per prenotare chiamare Vassili, telefono +306944354091
Di solito sono sempre presenti le autobotti per il gasolio ed è anche possibile solo accostare al molo esterno per fare rifornimento.
Altra possibilità di ormeggio, con ancora, presso la banchina del paese esposta ad ovest e soggetta a un po’ di risacca.
Sotto, la baia con a destra la banchina cittadina e a sinistra il porto.
Sotto, una delle possibili rade di Mourtos.
Bella spiaggia con ristorante subito a ovest del porto.
Alla sera ottimo kleftiko nella trattoria George family.
9 settembre mattina, Lakka, Paxos
Al mattino bella veleggiata verso ormos Lakka, sulla punta nord Paxos. Il golfo è molto ben ridossato e sarebbe anche molto bello se non presentasse 2 inconvenienti: il sovraffollamento di barche e lo scarico della fogna di Lakka direttamente nel golfo.
Sotto, la banchina comunale.
Purtroppo il problema della fogna persiste ancora e quindi entriamo ed usciamo quasi subito verso Gaios.
9 settembre mattina, Kipiadi, Paxos
Scendendo verso Gaios diamo un’occhiata alla bella baia di Kipiadi, dove ci siamo fermati in passato. Ridossata da maestrale, è adatta anche all’ancoraggio notturno con meteo tranquillo. Fondale buon tenitore in prossimità della spiaggia.
Oggi purtroppo è scirocco e dobbiamo rinunciare al pranzo in baia.
9 settembre sera, Gaios, Paxos
Gaios è il capoluogo di Paxos e dispone di un porto molto bello e molto sicuro. Entrando da nord si incontra una prima rada, banchinata su un lato, fuori dal paese (sotto)
e poi, dopo una svolta a 90 gradi a sinistra, il piccolo canale (sotto, con la banchina riservata alle piccole barche locali) che immette nella rada cittadina (seconda foto sotto).
Ci sono 2 tratti di banchina dove ci si può fermare h24 e altri tratti dove si può ormeggiare dalle 17,00 alle 10,00 del giorno dopo quando non ci sono le barche turistiche. La banchina davanti alla piazza è riservata alle barche che portano i turisti ad Antipaxos.
Sopra, l’angolo nord-ovest della banchina cittadina fuori stagione. Normalmente il luogo è pieno di barche. Le barche che pescano meno di 2 metri possono transitare anche dall’uscita sud (sotto).
Ormeggio con ancora e cime di poppa. Rischio di ancore incrociate nell’angolo nord-ovest. Fondale di fango buon tenitore. Verso le 17, un addetto della capitaneria viene a richiedere il pagamento della tassa di ormeggio: 32 euro/notte per un 15 metri. Acqua e luce in banchina con tessera da comprare nei bar Deep blue a nord e Faros a sud. Purtroppo anche qui la fogna scarica nel porto e in assenza di vento la puzza si diffonde lungo la banchina.
Circa 100 metri dopo l’uscita sud c’è una bella spiaggetta.
Gaios è pieno di ristoranti: il nostro preferito è Kouzini, cuoca barese bravissima e prezzi italiani.
10 settembre, Varko
Partenza in direzione di Lefkas. La traversata è allietata dalla pesca di un tonno alleterato che fornirà la cena.
Notte all’ancora nella splendida baia di Varko.
Tutte le info aggiornate al 2022 qui.
11 settembre mattina, Antipaxos
Purtroppo un imprevisto impegno del comandante sconvolge il programma di navigazione: bisogna tornare in Italia e quindi niente più visita a Itaca. Questa notte ci fermeremo a Ormos Mongonisi su Paxos ma puntiamo la prua su Antipaxos giusto per vedere la splendida baia Voutoumi, la seconda venendo da nord. Solo sfilare davanti perché in questa stagione non c’è speranza di trovarla praticabile. È infatti è strapiena. Le foto sotto sono state scattate nel maggio di qualche anno fa quando è stato possibile rimanere alla ruota per 2 notti in compagnia di solo un’altra barca.
Durante la stagione estiva, alle 11,00 arrivano i barconi partiti dalla costa con la musica a tutto volume. Da frequentare fuori stagione.
Nella baia successiva, la prima venendo da nord, è vietato ancorare per la presenza di cavi elettrici.
11 settembre sera, Mongonisi, Paxos
Passeremo la notte a Paxos, questa volta però nella baia di Mongonisi: 2 sere fa la puzza nel porto di Gaios era molto fastidiosa.
Entriamo nella baia e ci ancoriamo legandoci con la cima di poppa sul lato sud (sotto, l’ingresso della baia visto dall’interno).
Si può anche attraccare alla banchina subito a sinistra entrando:
un posto con profondità adeguata al moletto sporgente e altri posti adatti a barche con pescaggio ridotto o catamarani. L’ormeggio è gratuito ma bisogna cenare al Mongonisi beach dove abbiamo apprezzato il filetto di maiale con formaggio di capra.
Sotto, altre due foto della baia.
12 settembre, Mourtos
Oggi è previsto un bel maestrale:
comodo per chi scende, fastidioso per chi sale. Noi dobbiamo risalire e quindi partiamo presto per andarci a ridossare nell’arcipelago di Mourtos. Riprenderemo la rotta domani per attraversare il canale di Otranto giovedì con un favorevole scirocco. Mourtos si trova davanti a Sivota ed è composto da tre isolette principali e da numerosi scogli. Offre ridossi per tutti i gusti. Noi andiamo a metterci sul lato sud-est di Macro Mourtomeno.
Sotto, l’ingresso del ridosso tra Macro Mourtomeno a sinistra e Micro Mourtomeno a destra.
Sotto, il nostro ridosso.
Sotto, l’isoletta difronte.
13 settembre, Corfù
Oggi si torna al marina Mandraki. Sotto, il castello di Corfù visto da sud-est.
Tutte le info su Kerkira e il marina di Mandraki, qui.
14 settembre, Erikoussa
Ultima tappa greca prima dell’Italia. Aspettiamo lo scirocco di domani per passare il Canale di Otranto.
15 settembre, Brindisi
Partenza poco prima dell’alba e prime 15 miglia a motore. Poi arriva l’Ostro annunciato e si può aprire il fiocco. A metà strada si può anche spegnere il motore perché il vento arriva a 20 nodi. L’onda è fastidiosa al giardinetto ma il pilota automatico se la cava egregiamente. A 20 miglia da Brindisi il vento cala progressivamente. Entrati nel porto, accostiamo a un pontile del marina e per me termina la navigazione mentre il resto dell’equipaggio continua imperterrito nella notte fino a Manfredonia.