Grecia 2018:in barca a vela da Eubea alle Sporadi
I dettagli della rotta sono visibili con google earth cliccando su rotta isole Sporadi
22 giugno, Linaria, Skiros
Come da previsione niente meltemi e niente venti di qualsiasi tipo. Solo una corrente contraria di circa 0,5 nodi e dopo quasi 10 ore di navigazione a motore entriamo nel porto di Linaria (nelle foto sotto, prima il giorno del nostro arrivo e poi qualche giorno dopo).
Un vero e proprio marina per meno di 10 barche con trappa, bagni, docce, wifi, luce ed acqua a 28 euro/giorno. E anche raccolta differenziata dei rifiuti e deposito dell’olio usato compreso quello da cucina: l’acqua è così trasparente che si può fare il bagno in porto.
Una leggera risacca con vento da Nord-Ovest.
23-25 giugno, Skiros
Abbiamo provato la taverna Psariotis, l’ultima a destra guardando la banchina, perchè ci sembrava la più frequentata dai locali e ci siamo trovati così bene da ripetere per tre volte l’esperienza: scorfani freschi alla brace a 30 euro/kg, aragosta a 55 euro/kg e alcuni piatti greci; ottimo rapporto qualità/prezzo.
Il proprietario è molto simpatico mentre suo zio, Dimitri, mi aspettava la mattina per offrirmi la zuppa di pesce come colazione: non ho avuto il coraggio.
Sbarchiamo la bici e iniziamo l’esplorazione dell’isola partendo dalla Chora, Skiros.
Una stradina centrale in salita fiancheggiata da case bianche: un disegno complessivo non molto diverso da Cisternino o Ostuni se non per l’altezza delle case, più basse, e per l’assenza di piazze.
Il paesino è piacevole e rilassato.
Il sud dell’isola è disabitato, o meglio, è abitato da capre, sicuramente centinaia, che si aggirano liberamente in un paesaggio di macchia mediterranea.
Sotto la baia di Tristomou, zona militare con ormeggio vietato, con a sinistra l’isolotto di Sarakino.
26 giugno, Votsi, Alonnisos
Il cielo minaccia pioggia ma è tempo di partire. Pieno di acqua, pieno di gasolio, e si va. Prima ora di navigazione, ridossati dall’isola, ottima: poi incontriamo l’onda generata dal vento in pieno egeo, lontano da noi, e incomincia il ballo.
L’onda è molto fastidiosa ma non pericolosa.
Quasi 3 ore di ballo e arriviamo a Skantzoura. Ci fermiamo in una baia biforcuta: sul lato sud c’è una boa che segnala un ormeggio permanente, quindi ancoriamo nel lato nord su un fondale di 7 metri di sabbia dura.
Veloce sosta per il pranzo perchè sta arrivando un temporale da sud-est e comunque l’isola fa parte di un parco naturale ed è vietato l’ancoraggio notturno.
Ancora 1,5 ore di navigazione e siamo a Patitiri, isola di Alonnisos. Porto piccolo e pieno, andiamo a cercarci un altro ormeggio.
Fortunatamente la situazione della vicina baia di Votsi è cambiata rispetto a quanto indicato dal portolano: il frangiflutti est è stato allungato ed è stato creato un frangiflutti ovest. Ora il ridosso è completo (navionics è aggiornato).
Sopra l’ingresso della baia e sotto il nostro ancoraggio con cima di poppa.