da Mar Menor a Cartagena
Costa Cálida è il nome turistico della costa della provincia di Murcia. Inizia a El Mojon e termina a Aguilas. Abbiamo fatto questo primo tratto, 122 chilometri, da El Mojon a Cartagena nell’inverno 2023.
Le tracce gpx e per Google earth sono scaricabili dalla prima pagina: Eurovelo 8.
Cominciamo dalla spiaggia di El Mojon
con il cartello del parco regionale Salinas de San Pedro.
Poi una breve ma bella passerella sulla duna
e una foto alla spiaggia
prima di rientrare per prendere lo sterrato del Sendero Azul.
Alla fine del Sendero Azul si prende a sinistra per fare una magnifica ciclabile nel parco della salina.
Alla fine della pista inizia la salina vera e propria con l’acqua che si tinge di rosa.
Poi si passa davanti al porto di San Pedro del Pinatar
e ci si ferma davanti alla spiaggia: o torniamo indietro o proviamo per la spiaggia anche se quest’anno non abbiamo la fat bike.
Decidiamo per la spiaggia.
Facciamo 3 chilometri magnifici e dobbiamo scendere dalla bici solo negli ultimi 100 metri quando non possiamo più pedalare sulla battigia per l’eccessiva presenza di alghe.
Arriviamo nel punto in cui il mare entra nella laguna e fotografiamo la riva opposta punto finale della lunghissima penisola La Manga del Mar Menor.
Torniamo quindi su un terreno più solido
percorrendo il lungo sentiero (4 chilometri) che ci porta al centro urbano di San Pedro del Pinatar.
Nell’ultimo tratto termina lo sterrato
e con il paese inizia anche una ciclabile
con la segnaletica “Eurovelo8”
È divertente che questo segnale sia in prossimità di un’interruzione della ciclabile e ci inviti ad andare a sinistra nell’area “pedonale”: dalla parte opposta invece c’è il divieto di accesso alle bici. Comunque poi riprende la pista che continua con qualche interruzione: noi, ciclabile o no, rimaniamo vicino al mare.
Al termine di San Pedro facciamo un breve tratto su strada e torniamo subito sul lungomare a Santiago de la Ribera.
Questo lungomare termine con il muro di cinta dell’accademia aeronautica, quindi rientriamo verso l’interno e prendiamo a sinistra la F34 che presenta sulla sinistra una ciclabile disegnata
che corre lungo il confine aeroportuale. La ciclabile, dopo 2,6 chilometri, finisce malamente in prossimità di una rotonda, quindi scendiamo in strada e prendiamo la prima a sinistra appena termina la recinzione dell’aeroporto. Andiamo avanti su uno sterrato (a gennaio 2023 ci sono dei lavori in corso, probabilmente stanno per asfaltare) lungo la recinzione fino a un campeggio camper: ci lasciano passare e arriviamo al mare
In fondo a destra c’è l’imbocco
di una passerella sopra l’area umida
che ci porta al lungomare di Los Alcazares.
Facciamo l’intero lungomare
che, nonostante la presenza di una statua “al ciclista”, è in parte vietato alle bici.
Ora bisogna tornare sulla F34 per circa 3 chilometri fino a Punta Brava dove ritroviamo un lungomare.
Finito il lungomare rientriamo sulla F34 e torniamo lungo la laguna a Los Nietos.
Alla fine del lungomare un cartello ci dice che siamo sul sentiero GR92 che corre lungo tutto il Mediterraneo.
Il sentiero GR92 ci evita un lungo giro: seguiamo lo sterrato e in vista dell’impianto di depurazione
facciamo una S destra-sinistra e subito dopo c’è un ponticello.
Lo attraversiamo e continuiamo a seguire il cartello che indica il sentiero
e sbuchiamo sul lungomare de Isla Menores.
Superiamo un porticciolo, entriamo sul lungomare dell’urbanizzazione Mar de Cristal (solo di nome),
e dopo dobbiamo rientrare a destra verso l’interno e, al termine dell’asfalto, prendere a sinistra lo sterrato nella foto sotto.
Lo sterrato ci conduce di nuovo sul mare
nei pressi di un campeggio dove troviamo una strada cementata che finisce in modo precario
su uno sterrato messo male. Dopo 200 metri siamo sulla passeggiata di Playa Honda.
Finito il lastricato, un comodissimo sterrato
ci porta fino alla penisola de La Manga del Mar Menor dove troviamo una ciclabile.
La Manga è una penisola lunga 20 chilometri fra la laguna del Mar Menor e il Mediterraneo. È stata completamente urbanizzata con palazzoni enormi a destra e sinistra di una strada centrale che la percorre tutta. Fortunatamente a lato della strada c’è anche la ciclabile.
Ogni tanto si apre uno squarcio tra i palazzi e si intravede il Mar Menor a sinistra
e il Mediterraneo a destra.
Dopo circa 10 chilometri arriviamo al ponte levatoio che permette l’accesso delle barche a vela nei porti turistici della laguna.
Fotografiamo il faro in fondo al canale
e, scendendo a destra, lo raggiungiamo.
Poi prendiamo una passeggiata a destra da cui fotografiamo i grattacieli verso la parte terminale della penisola.
Dopo circa un chilometro, in prossimità della bella spiaggia
rientriamo nella spina centrale per raggiungere il fondo della penisola. Saliamo e scendiamo da questo strano ponte a gobba,
facciamo la strada rettangolare tra le ultime case e torniamo indietro. Dal ponte levatoio fotografiamo il canale navigabile lato laguna.
Il ritorno è tutto su ciclabile salvo qualche interruzione perdonabile
e, quando si apre uno squarcio tra i palazzi, fotografiamo il Mediterraneo che ora sta sulla nostra sinistra.
Alla fine si comincia a intravedere il faro di Cabo Palos
e dopo un tratto su marciapiede prendiamo una stradina che ci porta sul porto.
Ci affacciamo sul mare per una foto a ponente
e levante
e ci avviamo verso Cartagena. Per evitare l’autostrada ci portiamo con strade veicolari a Playa Honda e rifacciamo una parte dei lungomare già percorsi fino a Lãs Nietos dove prendiamo la F43. Ci aspettano 20 inevitabili chilometri di noiosissima strada veicolare. In vista di Cartagena seguiamo le indicazioni per Los Mateos in modo da toglierci da una strada a 4 corsie. Attraversiamo anche il quartiere di Santa Lucia
e sbuchiamo sulla ciclabile in prossimità del porto.
Andiamo a destra e, al termina della ciclabile, fotografiamo le mura di Cartagena
ed entriamo a sinistra nell’area portuale.
Qui, in prossimità del porto turistico,
chiudiamo la prima parte della pedalata sulla Costa Cálida. La seconda parte, da Cartagena a Aguilas è raccontata qui.