Costa dorata, Tarragona
La Costa Dorada inizia a Cunit e termina ad Alcanar. Abbiamo percorso il primo tratto, da Cunit fino a Tarragona, in parte nell’inverno 2020 e in parte nell’inverno 2022 per un totale di 55,7 km. Come al solito abbiamo cercato i percorsi più prossimi al mare pedalando su ciclabili, sterrati e, se non si poteva diversamente, strade veicolari.
Le tracce gpx e per Google earth sono scaricabili dalla prima pagina: Eurovelo 8.
Superato il ponte sul rio Foix inizia la Costa Dorada
ed entriamo nel territorio di Cunit. Pedaliamo poi su una lunga sequenza di lungomare ciclopedonali senza soluzione di continuità fino a Calafell. Impossibile perdersi. Sotto, alcune foto.
La sequenza di lungomare finisce alla spiaggia delle Madrigueres per lasciare spazio ad un’area naturalistica.
Noi rientriamo a destra per una ventina di metri ed entriamo nell’area protetta girando a sinistra sul ponticello.
Breve pedalata sullo sterrato sabbioso
e con un altro ponte entriamo sul lungomare di Sant Salvador.
Le spiagge sono belle e gigantesche
a volte con la prima parte erbosa.
Tutti questi lungomare sono vietati alle bici dal 15 giugno al 15 settembre.
Nei pressi dell’hotel Brisamar il marciapiede si restringe ed è affiancato da una strada. Continuiamo su strada e la seguiamo quando questa devia brevemente verso l’interno. Nella foto sotto si prende quella più vicina al mare.
Si fa un semicerchio sottopassando due volte la ferrovia e si ritorna al mare. Si prende il sentierino a destra
e, con uno scalino, si sale su promontorio panoramico.
Si aggira il promontorio e poi si pedala per un chilometro tra ferrovia e case. Poi si ritorna al mare
poco prima del porto di Roda de Barà.
Usciti dal porto pedaliamo su strade interne per 400 metri e poi prendiamo un bellissimo Camin de Ronda che sarebbe solo pedonale.
Alla fine del Camin de Ronda una bellissima vista sulla spiaggia sottostante.
Scendiamo giù pedalando sul lungomare seguito da un breve sterratino sabbioso
e dalla prima parte del lungomare di Port Romà.
Breve deviazione a “U” per superare un torrente, seconda parte del lungomare e poi poco meno di un chilometro affianco alla ferrovia. Si torna verso il mare su un piazzale sterrato e si prende il sentierino nell’angolo destro.
Quindi una bella pedalata nell’area protetta di Els Muntanyans.
In prossimità dell’uscita, quando ci si insabbia, si prende il sentierino a destra.
Un centinaio di metri e si incontra una stradina in cemento che si segue per trovare il sottopasso ferroviario. Si risale in mezzo a un gruppo di case e prendendo a sinistra si sbuca in un’ampia area di giardini-parcheggio. In fondo, girando a destra, si va sulla N340 che ha una ciclabile sulla sinistra.
Si segue la ciclabile per 700 metri e alla prima rotonda si va a sinistra per superare la ferrovia grazie alla passerella sotto.
Nella foto sotto, l’uscita dalla passerella.
Una breve pedalata affianco alla ferrovia e poi si va sul lungomare di Torredembarra.
In prossimità del porto lasciamo il mare per tagliare il promontorio del faro di Torredembarra. Il periplo del promontorio è possibile solo a piedi. Dopo 1,6 chilometri tra le case sbuchiamo in un punto panoramico. La spiaggia di Altafulla in lontananza difronte
e il castello di Altafulla un po’ a destra.
Scendiamo al mare e quando incontriamo il divieto di accesso prendiamo a sinistra la strada sotto
e sbuchiamo sullo sterrato
iniziale del lungomare di Altafulla.
Poi facciamo il lungomare
e quindi lo sterrato sabbioso dell’area protetta del torrente Guia.
A questa biforcazione, poiché a sinistra ci insabbiamo, prendiamo a destra
e facciamo un giro interno. Quando lo sterrato sembra finire su un cancello, a sinistra c’è una traccia
che prosegue ai margini di un campo.
In fondo al sentierino, vicino a un cartello del parco,
prendiamo a destra, attraversiamo il torrente in secca, e giriamo subito a sinistra. Dove lo sterrato si biforca
andiamo a destra e poi ancora a destra sbucando sull’asfalto. Qui facciamo una piccola deviazione a sinistra per fotografare la spiaggia
e il castello di Tamarit.
Torniamo indietro e facciamo 5,6 chilometri sulla N340 prima di tornare al mare a Platja Arrabassada, periferia di Tarragona.
Saliamo sul lungomare ciclopedonale e quando finisce troviamo una ciclabile.
Ancora una foto alla spiaggia
e continuiamo a pedalare in leggera salita sulla ciclabile. Questo che sembra l’ingresso di un ristorante
in realtà è anche l’ingresso di un parco dove entriamo per evitare un giro inutile sulla ciclabile che da lì a pochi metri scompare nel nulla. Con la scorciatoia scendiamo verso il lungomare di Tarragona.
Scendiamo fino alla spiaggia e poi risaliamo sul lungomare di argilla-sabbia
fino a incontrare una breve ciclabile che sparisce all’altezza del porto turistico
e ricompare al porto commerciale.
Qui si può pedalare anche sul molo tanto la ciclabile scompare nuovamente in prossimità del porto pescherecci.
Alla fine del molo scendiamo in strada e abbandoniamo la costa occupata interamente dal porto e dalla zona industriale. Prendiamo a destra, sottopassiamo la ferrovia sul marciapiede pedonale alto,
poi saliamo sull’argine cementato del fiume Francoli
e scendiamo nel letto del fiume che è usato come area verde e ricreativa.
Alla successiva rampa
saliamo in strada e pedaliamo su strade veicolari anche a più corsie per oltre 8 chilometri prima di rivedere il mare in località La Pineda.
La pedalata continua sulla Costa Dorada sud.